Influenza killer. L’allarme dei medici: «Virus mortale. Sette milioni di italiani a rischio»
L’influenza sta già colpendo (prima del previsto) e alla fine metterà ko 7 milioni di italiani. È l’allarme lanciato dalla Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) durante il 36° congresso in corso a Firenze.
PIÙ AMMALATI. Secondo i 3 mila medici presenti all’evento, dall’inizio della sorveglianza epidemiologica sono stati già 642 mila gli italiani che si sono ammalati: 137 mila in più rispetto all’anno scorso nello stesso periodo. Solo nell’ultima settimana si sono registrati 167 mila casi in più, in particolare in Sicilia, che è la regione più colpita. Nonostante i numeri e le previsioni siano allarmanti, i livelli di copertura vaccinale rimangono bassi, anche tra i soggetti a rischio. Si vaccina solo il 53% degli over 65 e tra l’1,7% e il 3,1% dei bambini al di sotto dei 5 anni.
Percentuali di molto inferiori a quanto previsto dal piano nazionale per la prevenzione. La volontà del Ministero della Salute, infatti, sarebbe quella di raggiungere un obiettivo di copertura del 75% e uno ottimale del 95% per tutte le categorie a rischio.
AD ALTO RISCHIO. L’anno scorso i casi di persone con patologie pregresse, che si sono aggravate a causa dell’influenza, sono stati molti: 809 i pazienti gravi finiti in terapia intensiva, 198 quelli deceduti. L’89% di chi non ce l’ha fatta soffriva almeno di un’altra patologia e non era vaccinato. «Questi dati – ha sottolineato Claudio Cricelli, presidente Simg – ci devono far riflettere sull’utilità del vaccino anti influenzale.
Una persona è in grado di infettarne altre otto nell’arco di un metro di distanza rendendo pericolose classi scolastiche, metropolitane, aerei e altri luoghi di incontro. Non è mai troppo tardi per ricorrere a questo fondamentale strumento di profilassi – ha proseguito Cricelli -. Il vaccino è efficace, sicuro e ben tollerato. E a differenza dell’anno scorso non si stanno evidenziando criticità nella distribuzione delle scorte». (Leggo)