Influenza da record, boom di italiani a letto con febbre e mal di gola
Centomila italiani a casa, alle prese con il raffreddore, il mal di gola e la prima febbre di stagione. E la prossima settimana ce ne saranno almeno altri 140mila. È troppo presto? Sì, anche perché sarà un’escalation fino all’arrivo del freddo quando l’influenza, quella vera, troverà gli italiani già troppo debilitati. Tutta colpa degli sbalzi di temperatura. E così la bella e tradizionale “ottobrata”, che con le temperature miti rende il mese di ottobre più gradevole dal punto di vista meteorologico, rischia di rivelarsi un boomerang se affiancata da bruschi cali della temperatura.
È quello che sta accadendo in questa prima metà del mese che, infatti, non risparmia vittime. Su e giù di cinque o dieci gradi, da una settimana all’altra se non addirittura da un giorno all’altro. Con la corsa al cambio di stagione nell’armadio e ai fazzoletti nella borsetta, le prime assenze da scuola e dal lavoro per colpa di bronchiti e febbre mentre il raffreddore, se trascurato, provoca strascichi insopportabili. In una parola, è la stagione dei virus similinfluenzali. Da non sottovalutare, visto che aprono la strada all’influenza e arrivano in massa: ce ne sono ben 266 respiratori diversi.
CALDO FINO A 30 GRADI
Il team del sito ilmeteo.it comunica che da venerdì 11 l’anticiclone sub-tropicale comincerà a guadagnare sempre più spazio sul Belpaese, regalando un periodo più stabile e soleggiato che si protrarrà fin dopo il weekend. Questa fase di bel tempo, la cosiddetta “ottobrata” sarà caratterizzata da temperature in aumento con valori massimi che sfioreranno i 30°C al Sud, i 26°C al Centro e i 23°C al Nord.
IL VIROLOGO PREGLIASCO: “LA PROSSIMA SETTIMANA ANCHE 140MILA CASI”
Il primo caso di influenza, isolato a Parma circa due settimane fa, darà il via alla stagione solo tra qualche settimana ma nel frattempo gli italiani stanno male lo stesso. Come mai?
«Centomila oggi gli italiani alle prese con i virus parainfluenzali – spiega il virologo Fabrizio Pregliasco dell’università di Studi Milano, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – ed è solo una stima visto che non è semplice contarli, non esiste un sistema come per l’influenza. Ci sono 266 virus respiratori che si attivano a causa degli sbalzi termici che, in questo periodo, sono numerosi anche durante la giornata. Il rinovirus, il più comune, ad esempio causa raffreddore poi ci sono gli altri virus che, in un crescendo di forza, assomigliano all’influenza portando un po’ di febbre, dolori articolari, problemi intestinali, placche alla gola con bronchiti oltre a rari casi di forme batteriche. Freddo o caldo non conta, il virus viene aiutato dallo sbalzo termico in generale: la variazione di temperatura altera il rinnovo del muco degli alveoli, si tratta di un meccanismo di lavaggio fatto da cigli vibratili sulla parete respiratoria. Lo sbalzo di temperatura ferma il rinnovo del muco e così il virus entra e fa quel che vuole».
Sembra che stia tornando una nuova ondata di caldo, che cosa dobbiamo aspettarci?
«La prossima settimana arriveremo anche a 140mila e sarà così a crescere, fino all’influenza vera e propria che ci troverà debilitati. Consiglio sempre di rivolgersi al medico e praticare l’automedicazione responsabile, con l’uso di farmaci per attenuare i sintomi».