INCENDIO PISA. «Qui va a fuoco l’intera città». L’allarme dei pompieri. Chiuso anche l’aeroporto
Un inferno di fuoco sta devastando i Monti Pisani. Lunedì notte ha iniziato a bruciare il Monte Serra, ora un nuovo fronte si è aperto ad Avane, in Val di Serchio. Sul posto operano le squadre dei vigili del fuoco che si sono schierate a presidio delle abitazioni. Una famiglia è stata allontanata in via precauzionale. Intanto, i pompieri lavorano ancora sul Monte Serra. I roghi sono di origine dolosa e si teme che siano stati appiccati dalla stessa mano. E’ una tempesta di fuoco quella che sta tenendo in scacco dalla notte scorsa le popolazioni dei Monti Pisani, in mezzo alla Toscana, dove il vasto incendio è alimentato da vento forte e costante e ha distrutto oltre 600 ettari di macchia mediterranea, bosco ceduo, pini marittimi, oliveti e vigne nei territori di Calci e Vicopisano.
I soccorsi
Qualche casa è stata attaccata dalle fiamme, ci sono auto bruciate. Non ci sono vittime né feriti. Risultano solo tre intossicati lievi, uno lo hanno portato in ospedale per maggior sicurezza. La partita più grande per le autorità, insieme allo spegnimento reso difficile dal vento, è stata l’assistenza agli evacuati, circa 700 persone fatte allontanare in piena notte dalle frazioni montane, Montemagno, Oliveto, Noce, Caprile di Sotto, e dalle molte case sparse. Avevano sperato che il fuoco non scollinasse sui versanti abitati. Poi sono dovuti scappare. Almeno fino a mercoledì non potranno tornare a casa. I più sono ospitati da parenti e amici, una trentina quelli ospitati negli alberghi, come ha confermato in serata il presidente della Regione Enrico Rossi, altri, pochi per la verità, nelle strutture allestite a Calci. La Protezione Civile ha schierato 500 persone tra vigili del fuoco (oltre 120 provenienti anche da altre regioni), personale antincendio e volontari. In volo, appena c’è stata luce, cinque aerei Canadair e quattro elicotteri ostacolati anch’essi dal vento nei lanci d’acqua e di liquido ritardante. (Tgcom24)