Suscitano polemica le parole dell’eurodeputata Ilaria Salis postate il 15 ottobre sui suoi canali social relative al diritto all’abitare ma che facevano riferimento anche al caso dei carabinieri morti nell’esplosione di un casale sotto sgombero.
In un post sui social, presentando un evento relativo alla crisi abitativa, l’eurodeputata ha scritto: “In questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano. Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione. E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo, di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica. Perché avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice”.
Parole che alcuni esponenti del centrodestra hanno aspramente criticato. Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, ha commentato: “Parole orribili, inaccettabili, indegne. Ilaria Salis dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa. giustificare la strage di carabinieri a Verona, accusando di corresponsabilità la politica, quasi comprendendo chi fa esplodere una palazzina, è uno schiaffo alla verità, alla memoria delle vittime e a chi ogni giorno serve lo Stato. Trasformare morte e distruzione in un dibattito sul disagio sociale significa essere complici morali”.
Maurizio Gasparri, senatore capogruppo di Forza Italia, ha dichiarato: “Vergognose le dichiarazioni di ieri di Ilaria Salis, secondo cui la strage dei carabinieri a Verona sarebbe ‘figlia della disperazione’, e in qualche modo riconducibile a una presunta corresponsabilità politica, parole che rappresentano la persona che è. Chi ha scelto di candidare una persona capace di questo orrore e di raggiungere questo livello di irresponsabilità, una persona che diventa un ‘cattivo maestro’ capace di generare altro orrore e altra violenza, ha una responsabilità gravissima”.
Tempestiva la replica di Ilaria Salis che ha risposto:
“Mi vengono attribuite, con tanto di virgolettati, frasi mai dette e concetti mai espressi. Il contenuto di un mio post è stato strumentalizzato in modo indecente e usato per incitare centinaia di utenti, molti dei quali profili fake e a libro paga, a invadere i miei social vomitando odio e stupidità. Questa, a quanto pare, è la loro idea di free speech. Ribadisco quanto ho detto: quella di Castel d’Azzano è un dramma, una tragedia. E sì, la morte di tre persone mi addolora, ed esprimo la mia vicinanza umana alle famiglie delle vittime. Non sarebbe dovuto accadere. Ma ribadisco anche che la politica deve assumersi la propria corresponsabilità e affrontare le cause profonde del disagio. Se vi offendete, o sentite il bisogno di attaccare chi lo dice, è perché in fondo avete la coscienza sporca: per voi, chi si trova in difficoltà economiche, chi prova a sopravvivere ai margini di questa società ingiusta, chi è povero, non merita una casa. Perché, per voi, gli interessi economici e la proprietà privata vengono prima dei bisogni delle persone. Ma non avete il coraggio di ammetterlo”.
Fonti: Ansa, RaiNews
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