Il San Carlo inaugura la sua 286 stagione di opera e danza. Chi c’era e chi non c’era. Approfondimento di Mino Cucciniello

12 Dicembre 2023 - 6:44

Il San Carlo inaugura la sua 286 stagione di opera e danza. Chi c’era e chi non c’era. Approfondimento di Mino Cucciniello

Napoli, 12 dicembre – Alle 20,15 con un insolito ritardo di 15 minuti, rispetto all’orario previsto delle 20,  il grande sipario di velluto rosso trapuntato con gigli borbonici del Real Teatro di San si è alzato sulla CCLXXXVI stagione di opera e danza 2023 /24.

Opera prescelta Turandot di Giacomo Puccini dramma lirico in tre atti e cinque quadri, libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. La serata è stata dedicata alle celebrazioni dei centenari di Maria Callas (1923 – 2023) che al Lirico napoletano debuttò  proprio con Turandot il 12 febbraio del 1949 e di Giacomo Puccini (1924 – 2024).

Le due ricorrenze ricordano i 100 anni della nascita del grande soprano greco ed i 100 anni della morte del maestro lucchese sepolto a Torre del Lago dove ogni anno in suo onore viene organizzato il Festival Puccini. Tra le opere più famose musicate da Puccini sicuramente c’è Turandot, conosciuta anche grazie a Luciano Pavarotti che negli anni ottanta del secolo scorso cantò Nessun dorma, celebre aria dell’opera pucciniana, facendola diventare un suo cavallo di battaglia.

Con questo titolo in cartellone, la piantina del teatro ben presto è diventata sold out nonostante la non propria felice data poiché è capitata in un lungo ponte dove molti degli habituè del San Carlo sono andati fuori, ma i posti lasciati liberi ben presto sono andati venduti ad altrettanti turisti venuti in città.

Ad accogliere il folto gruppo degli abbonati e dei tanti altri spettatori c’erano il Sovrintendente Stephane Lissner ed il Direttore Generale Emmanuela Spedaliere. Tra i primi a giungere nel teatro più antico e bello del mondo: Mariano Bruno ed Adele Pignata, Francesco ed Isabella Santoni, Emilia Acquaviva Coppola, Bruno Piantedosi, Enzo e Caterina Lanzotti, Paolo Trapanese e Paola Maione, Maria Giulia Trapanese, Angioletta de Goyzueta, Toto e Teresa Naldi, Diego

ed Amelia Pacella, Maria Grazia, Piera e Stella Leonetti, Riccardo Villari e Mimmi Gunnison, Riccardo e Tullia Imperiali di Francavilla , Francesco e Patrizia Curcio, Salvinio Sorrentino, Peppe e Paola Signoriello, Carmen Cacace, Patrizia Bacci, Marcello e Loredana Nocera, Randa Ghattas, Alessio Visone, Cristina Donadio, Gabor Szanislò e Roberta Bacarelli.

L’inaugurazione della stagione lirica del San Carlo,  da sempre per i napoletani è molto importante ed anche se non sono più le premier degli anni 50 e 60 del secolo scorso, tuttavia resta un’evento molto atteso,  al quale partecipa tutto il mondo più rappresentativo della politica, dell’industria, della finanza, dello spettacolo e di tantissimi mondani.  Purtroppo quest’anno non è andata come di consuetudine,  iniziando dal teatro  che ha risentito dell’assenzza di un seppur minimo addobbo, a

ricordare il gran galà , non c’era neppure un fiore, tantomeno un tappeto o un addoddo natalizio. Per fortuna a ricordare che si trattava pur sempre di una premier, c’erano tantissime signore napoletane che con la loro bellezza ed eleganza hanno saputo dare quel tocco di festa e di glamour che chi di dovere al San Carlo non ha saputo organizzare.

Tra le tante amiche a far fare bella figura al nostro amato teatro ho visto: Antonella Tuccillo, Emanuela d’Amore, Paola Abbamonte, Anna Manna, Anna Petti, Paola Signorini, Sveva De Bernardo, Fiorella Cannavale di Lauro, Januaria Piromallo Capece Piscicelli , Maria Grazia Greco, Mariolina Farina, Cristina Sersale con la bella

figlia Fabrizia, Nicoletta Amato, Antonella Cavuoto, Cristina Signoriello, Maria Teresa Ferrari, Gabriella Ferrari Bravo, Carla Mazzola Turco, Mariella Mucci, Giovanna Carrillo. E bella figura, nonostante erano in piena attività, l’ hanno fatto fare anche le signore dell’informazione come Anna Paola Merone, Donatella Longobardi, Cecilia Donadio e Maria Pirro.

Anche il palco reale, solitamente affollato di autorità, quest’anno le sue sedie non erano occupate da alte cariche dello Stato. Finanche il sindaco prof. Gaetano Manfredi che ricopre anche la carica di presidente della Fondazione Teatro di San Carlo era assente, la tal cosa non era mai capitata nemmeno negli anni in cui era sindaco il contestatario De Magistris.

A rappresentare il governo al posto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è venuto il sottosegretario Gianmarco Mazzi accompagnato dall’onorevole Luciano Schifone, invece c’era il Governatore della Regione Campania onorevole Vincenzo De Luca, ma senza smoking nonostante che il San Carlo in un suo comunicato lo aveva messo come condizione per partecipare alla serata, e Teresa Armato assessore al Turismo al Comune di Napoli.

L’assenza del Sindaco ha incuriosito molte persone tra il pubblico che hanno subito iniziato ad azzardare ipotesi anche fantasiose in merito all’illustre assenza,  tanto da farlo diventare occasione di discussione nel foyer durante l’unico intervallo.

Per fortuna ben lontani da queste argomentazioni politiche ma impegnati a scambiarsi le loro opinioni, come giusto che fosse, sullo spettacolo tra i tantissimi ho visto: Francesco e Bitti Tommasini, Nicola Rivelli e Sofia Tianfutianmu, Aldo Carnevale  ed Annamaria Braschi,  Gaetano Borrelli, Luigi ed Annie Grispello,  Michele De Simone e Maria Urzo,  Massimo e Paola Tucci,  Maurizio ed Ada Maddaloni, Mauro e Giusy Ferrazzani,  Massimo ed Olimpia Moschini,  Gigi e Lidia De Simone,

Gino Masolini con Elisabeth, Patrizia Manieri, Sergio Cappelli, Stefania Brancaccio, Roberto ed Allegra Mottola, Fulvio e Valentina Martusciello, Claudia Consiglio, Giancarlo ed Alessandra Cangiano, ed ancora Cinzia Rossi Biraghi , Giorgio Nocerino, Federica Spada, Gigi Mingione , Maria Beato, Glauco Cerri, Mario Rivelli, Francesca e Monica Mattioli, Rossella Ferraro, Carla Travierso, Francesca Frendo,  Cristina Acquaviva.

Al termine dello spettacolo moltissimi applausi hanno salutato l’uscita degli artisti sul proscenico.

Tra i più acclamati Sondra Radvanovsky, Yusif Eyvazov e Rosa Feola.

Giudizi molto contrastanti sulla regia di Vasily Barkhatov al quale sono stati riservati molti fischi, segno chiaro di disapprovazione.

Questa, da sempre, è la legge del teatro d’opera, dove lo spettatore che ha pagato il biglietto ha la possibilità di applaudire o di fischiare a secondo che lo spettacolo sia piaciuto o meno, negli ultimi anni questa usanza era quasi scomparsa ma da un pò di tempo invece il pubblico ha ripreso a praticare questa vecchia quanto efficace pratica di partecipazione attiva.

A scambiarsi ulteriori impressioni al termine dello spettacolo, tra i tantissimi mentre ritiravano i loro soprabiti al guardaroba ho visto: Giuliano e Roberta Buccino Grimaldi , Dario e Gabriella Cecere, Gigi e Giovanna Grilli, Maurizio e Stefania Muto,  Carmen Pepino,  Antonio ed Annamaria Bassolino, Michele Pontecorvo, Maria Laura Simeone, Nicola e Donatella Mozzillo,  Flavia Fumo, Claudio e Teresa Lamberti, Tiziana Carano,  Giuseppe Di Pasquale, Maria Rosaria Nessuno delusa più  che mai, sia dalla serata che dallo spettacolo.