Il racconto in lacrime dei soccorritori a Mestre: “Una mamma ci chiedeva aiuto per sua figlia ma il corpo era già carbonizzato “

4 Ottobre 2023 - 9:47

Il racconto in lacrime dei soccorritori a Mestre: “Una mamma ci chiedeva aiuto per sua figlia ma il corpo era già carbonizzato “

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Un autobus pieno di turisti stranieri è caduto da un cavalcavia a Mestre, in provincia di Venezia. Il mezzo si è incendiato e molte persone sono rimaste intrappolate. Tra i primi a intervenire, ci sono stati alcuni giovani operai di Fincantieri, arrivati dal Gambia per lavorare in Italia. Questa è la loro storia.

Il boato e la corsa dei soccorritori verso il bus

Erano le 21:30 di martedì 3 ottobre quando un forte boato ha scosso la zona industriale di Marghera. Un autobus della società Brusutti, che trasportava 40 passeggeri di varie nazionalità, era uscito di strada e si era schiantato contro il guardrail del cavalcavia. Poi era precipitato per una decina di metri, finendo su un capannone abbandonato. Le fiamme si sono sprigionate subito, alimentate dal gasolio del serbatoio.

A poche centinaia di metri di distanza, c’erano alcuni operai di Fincantieri, che stavano terminando il loro turno. Hanno sentito l’esplosione e hanno visto il fuoco. Non hanno esitato un attimo: hanno lasciato il lavoro e si sono precipitati verso il luogo dell’incidente.

L’aiuto ai vigili del fuoco

Arrivati sul posto, hanno trovato i vigili del fuoco che stavano cercando di spegnere le fiamme e di soccorrere i feriti. I pompieri hanno chiesto aiuto agli operai, che si sono messi a disposizione. Hanno preso degli estintori e hanno cercato di avvicinarsi al bus in fiamme. Hanno visto delle persone che urlavano e chiedevano aiuto. Hanno provato a tirarle fuori, rompendo i vetri con le mani o con dei sassi.

“Non abbiamo mai visto una cosa così, una cosa così brutta” ha raccontato a Fanpage.it uno dei giovani operai, un 27enne originario del Gambia. “Sono stati i vigili del fuoco a chiamarci chiedendo aiuto. Noi abbiamo dato loro una mano a portare fuori la gente. C’erano tante persone, non le abbiamo contate. Alcuni erano morti”.

Tra le persone che gli operai hanno cercato di salvare, c’era anche una bambina. Era con sua madre, che parlava in inglese e implorava: “Mia figlia, salva mia figlia”. Gli operai hanno fatto di tutto per raggiungerla, ma non ci sono riusciti. La bambina è morta carbonizzata.

L’autista del bus era italiano. Si chiamava Alberto Rizzotto ed aveva 40 anni. Gli operai lo hanno visto nella cabina di guida, ma era già senza vita. Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe perso il controllo del mezzo per un malore o per un guasto tecnico.

Fonte:fanpage

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