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L’ attrice e cantante Ottavia Fusco, ha voluto rivivere il ricordo di suo marito regista Pasquale Squitieri in un libro intitolato “Nù piezzo ‘e vita”, edito da Santelli Editore, raccontando i pensieri più profondi, la personalità effervescente e frizzantina del cineasta. Questo libro riprende il titolo di una canzone interpretata dalla stessa autrice con Pasquale Squitieri, in una perfetta fusione di recitazione e canto, per delineare la storia di un grande amore durato ben quindici anni. Due bellissime introduzioni al libro con la prefazione di Barbara Alberti, l’introduzione di Massimo Cotto e la postfazione di Matteo Fantozzi. Il suo amore per Pasquale Squitieri raccontato in capitoli che declinano le singole lettere del nome e cognome del Regista scomparso, dall’ispirazione romana, che fanno riflettere su tutti gli aspetti della vita: provocazioni, amori, spiritualità, quotidianità, libertà, eros, solitudine, umorismo, immaginazione e tenerezza. Ritratto inedito e sorprendente di un maestro del cinema e di un uomo libero, vissuto tra le provocazioni, come una sorta di outsider con una quotidianità vissuta con momenti di intenso amore, di successi ma anche di grande sofferenza. Diversi suoi film hanno raccontato il Sud in maniera provocatoria evidenziando tanti problemi come le sopraffazioni di una classe dominante meridionale estrattiva, il modo sbagliato di unire l’Italia, facendo divenire il Mezzogiorno una colonia del Nord, la lotta alla criminalità, i problemi dell’immigrazione. Un racconto della loro storia d’amore che affascinerà ed appassionerà i fedelissimi lettori, agli appassionati di cinema e alle persone che amano le lettere emozionali che fanno riflettere esistenzialmente. Ottavia Fusco Squitieri attualmente in veste di autrice, è una delle più apprezzate figure del panorama artistico italiano, coniugando le sue due passioni: musica e teatro con la sua creatività che manifesta con successo anche nella scultura. La stessa afferma: “Un meraviglioso incontro tra due intelligenze, Il Regista è l’Uomo, un personaggio scomodo come chi fa della libertà la propria bandiera. Attraverso il libro “Nu Piezz e’ Vita”, la personalità del regista vive nel tempo. In ogni pagina sfogliata c’è il ricordo di una vita, un amore vissuto insieme. Il regista che riprende vita, la parabola esistenziale e professionale che ha fatto discutere per tutta la vita, che ha attraversato quattro decenni di storia del cinema italiano, realizzando ventidue film”. Il libro termina con un particolare colpo di scena “tecnologico” ci racconti il particolare del Qr che racchiude la loro performance artistica “Nù piezzo ‘e vita”.
Dal libro emerge uno spaccato di vita tra due personaggi cosi diversi “…Lei piemontese, lui borbonico con brigantaggio incorporato. Lei altissima, magrissima e con una nuvola dove rifugia sempre la testa che la tiene a distanza dalle cose del mondo, lui immerso nel mondo fino al collo per la voglia di poterlo raccontare, descrivere, capovolgere. Lei mangia solo a cena, lui solo a pranzo. Lei alla ricerca di se stessa attraverso gli altri, lui alla ricerca degli altri attraverso se stesso”. (Massimo Cotto).
SINOSSI