“Il nostro polmone sta bruciando”. Leonardo Di Caprio dona 5 milioni di dollari per l’Amazzonia
Leonardo DiCaprio la scorsa settimana è stato tra i primi a dire ai suoi 34 milioni di follower: “Attenzione, l’Amazzionia – il nostro polmone – sta bruciando. E nessuno fa nulla”. Da allora, la notizia è rimbalzata sui siti di tutto il mondo. Il presidente brasiliano Bolsonaro ha ordinato all’esercito di spegnere gli incendi in sette stati del paese e Macron ha appena dichiarato che i leader dei Paesi del G7 – ora riuniti a Biarritz – hanno intenzione di aiutare l’America del Sud a spegnere gli incendi, e riparare ai danni fatti dal fuoco nella foresta pluviale più grande del mondo.
Intanto, il premio Oscar – da sempre impegnato a difesa del pianeta, che tiene conferenze in tutto il mondo, è ambasciatore della Nazioni Unite, organizza aste e raccolte fondi annuali – va avanti. E tramite la sua fondazione, la DiCaprio Foundation, ha deciso di donare 5 milioni di dollari per aiutare l’Amazzonia. Così insieme alla Earth Alliance – creata il mese scorso con i filantropi Laurene Powell Jobs e Brian Sheth – ha lanciato l’Amazon Forest Fund: «La foresta pluviale amazzonica è in fiamme, con oltre 9 mila incendi che mandano a fuoco paesaggi insostituibili in tutto il Brasile», si legge in una nota condivisa sul sito della fondazione, «La distruzione della foresta pluviale amazzonica sta rapidamente liberando anidride carbonica nell’atmosfera, e distrugge un ecosistema che ogni anno assorbe milioni di tonnellate di emissioni di carbonio, una delle migliori difese del pianeta contro il cambiamento climatico».
DiCaprio – che nel 2016 ha girato il mondo per realizzare con Nation Geographic il documentario Before The Flood – Punto di non ritorno, dedicato alla sensibilizzazione sul tema del surriscaldamento globale – sulla sua pagina ha condiviso anche una lista di cose concrete che si possono fare per aiutare l’Amazzonia: «Allora, cosa puoi fare? Come risposta alle emergenze, fai una donazione ai gruppi in prima linea che lavorano per difendere la foresta. Prendi in considerazione l’idea di diventare un sostenitore delle iniziative forestali della comunità della Rainforest Alliance nelle foreste tropicali più vulnerabili del mondo, inclusa l’Amazzonia».
«Rimani aggiornato su questa storia e continua a condividere post, taggare agenzie di stampa e influencer. Diventa un consumatore consapevole, avendo cura di supportare le aziende impegnate in catene di approvvigionamento responsabili. Elimina o riduci il consumo di carne bovina; l’allevamento del bestiame è uno dei principali fattori di deforestazione dell’Amazzonia. E quando arriverà il momento delle elezioni, vota i leader che comprendono l’urgenza della nostra crisi climatica e sono disposti a intraprendere azioni coraggiose, compresa una governance forte e una politica lungimirante».
Il climatologo brasiliano Carlos Nobre ha detto di temere che se tra il 20 e il 25 per cento della foresta venisse distrutto, l’ecosistema potrebbe raggiungere un punto di non ritorno. Al momento, sempre secondo Nobre, siamo vicini al 15-17 per cento di foresta distrutta.
Fonte: vanoityfair.it