“Il nodo di Odino” nella Napoli a fumetti della Belle Époque

25 Maggio 2021 - 22:31

“Il nodo di Odino” nella Napoli a fumetti della Belle Époque

Si parla della Napoli che fu, bella e incantevole, ma soprattutto di una storia di amore, di morte e di magia, sospesa tra scienza ed esoterismo, fantasia e realtà.

“Il nodo di Odino”, romanzo a fumetti scritto da Gemma Ammirati con le illustrazioni di Carmelo Zagaria e la sceneggiatura di Francesco D’Amore, è il primo lavoro della collana “Le Nuvole” di Edizioni Fioranna.

Siamo all’ombra del Vesuvio all’epoca della “Belle Époque”, in un clima culturale unico e contraddittorio in cui l’interesse profondo per la scienza, le arti e il

progresso si incrocia con l’idealismo, la passione per il mistero, il soprannaturale e l’esoterismo più irrazionale. In questo contesto si svolge la storia del duca

Pasquale Del Pezzo, matematico, e della moglie Anne Charlotte Leffler, scrittrice svedese. Sullo sfondo la presenza del Nodo di Odino, simbolo persistente nella

mitologia nordica e segno di legame indissolubile, inciso su un misterioso medaglione dai poteri oscuri. Questo oggetto, secondo la vicenda scritta da

Gemma Ammirati e rappresentata grazie alle illustrazioni di Carmelo Zagaria e alla sceneggiatura di Francesco D’Amore, avrà conseguenze tragiche nella vita dei due personaggi.

Gemma Ammirati, soggettista e mentore del progetto, è un medico di famiglia che sogna la Napoli scintillante della Belle Époque, sul finire dell’Ottocento e l’inizio del

Novecento: «Quando ero adolescente – spiega Gemma – viveva vicino a casa nostra un’anziana signorina nata agli inizi degli anni Novanta dell’Ottocento. La sua

famiglia aveva giocato un ruolo significativo nel processo di unificazione italiana, un tempo era stato in suo possesso l’intero edificio dove abitavamo.

La signorina non sapeva accendere i fornelli ma parlava francese, suonava il violino, dipingeva. Mi raccontava della sua giovinezza in piena Belle Époque. Mi

parlava delle serate che si svolgevano nei salotti della sua abitazione, dei letterati, musicisti , pittori, italiani e stranieri, che le frequentavano. Mi

mostrava i tanti deliziosi soprammobili, gioielli, profumi, vestiti di quell’epoca che ancora erano in casa sua. Questo mondo ha continuato a coinvolgermi».

«Da donna matura ho sentito questo mondo crescere ancora e ancora dentro di me. Mi sono decisa ad agire quando mi sono imbattuta in Pasquale Del Pezzo, uomo di

scienza e politico, che nella Belle Époque napoletana ha giocato un ruolo decisivo anche se dimenticato. Quando ho scoperto una serie di aneddoti che lo riguardavano,

una sua divertente caricatura, mi sono decisa. Un racconto non mi sembrava adatto, servivano delle immagini e ho scelto così la strada della graphic novel. Mi sono

presentata da Mario Punzo alla sua scuola di comics, credo mi abbia preso un po’ per stramba o forse capricciosa. Mi ha assecondata, mi ha proposto due giovani:

uno sceneggiatore, Francesco D’Amore, e un disegnatore con un cognome e qualche parentela un po’ impegnativi, Carmelo Zagaria». La soddisfazione più grande? «Ne

ho inviato una copia ad una mia anziana conoscente nata negli anni Venti del secolo passato. Anche la sua famiglia ha svolto un ruolo importante negli anni a cavallo tra

l’Ottocento e il Novecento. Dopo qualche giorno mi è arrivato il suo commento, in due parole: era così».

Per Anna Fiore, titolare della casa editrice Fioranna, si tratta di un nuovo importante passo: «Una storia coinvolgente ambientata nell’affascinante Napoli della

Belle Époque. Una bellissima occasione che mi ha invogliata ad allargare l’offerta culturale della casa editrice inserendo una nuova collana. “Il Nodo di Odino” apre,

infatti, la neonata collana di graphic novel “Le Nuvole”. Quello che mi ha coinvolta di più della storia è prima di tutto la figura del protagonista, Pasquale

Del Pezzo che, con la sua scintillante personalità, è stato uno dei protagonisti della vita culturale e sociale napoletana di quel periodo. Interessante è stato

leggere come la sua vita si sia incrociata con quella di altri personaggi illustri come il filosofo Benedetto Croce, lo scrittore e psichiatra Axel Munthe, il

poeta Salvatore Di Giacomo, il pittore Edoardo Dalbono, il medico Antonio Cardarelli, il letterato Edoardo Scarfoglio, l’alchimista ed esoterista

Giuliano Kremmerz, i quali hanno giocato ruoli importanti. In secondo luogo, lo sfondo. Sono state riscostruite tutte le atmosfere, i sogni e il clima culturale di

un’epoca in cui l’interesse profondo per la scienza, le arti e il progresso s’incrociava con l’idealismo, la passione per il mistero e l’esoterismo».

NOTE SUGLI AUTORI

Gemma Ammirati
Laureata in Medicina. I suoi interessi professionali si concentrano prima su odontoiatria, medicina del lavoro e medicina di base. Fin da ragazza si è interessata a generi letterari come la fantasy e l’horror, con venature esoteriche, e ha nutrito una vera passione per il mondo della belle époque e le sue manifestazioni napoletane. Pian piano si è andata avvicinando dall’esperienza adolescenziale dei fumetti al romanzo grafico maturo grazie all’incontro con Mario Punzo e la sua bella scuola di comics, frequentata da sua figlia Dora Allegra.

Carmelo Zagaria
Fumettista campano, classe 1989, formatosi alla Scuola Italiana di Comix di Napoli. Autore di tanti fumetti di successo. Vanta collaborazioni con diversi magazine tra cui “Terra” e “Repubblica”. Ha lavorato a diverse pubblicazioni in Francia per Petit à Petit, il volume Renard de Morlange, edito da Steinkis fino a raggiungere un posto come inchiostratore nella serie Les Croniques d’Under York di Glenat e la più recente pubblicazione Maggio, storia legata ai Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio de Giovanni, contenuta nel Ricciardi Magazine per Sergio Bonelli Editore.

Francesco D’Amore
Nato a Massa di Somma, classe 1992, frequenta la scuola Comix di Napoli dall’ottobre del 2012, subito dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica. Il suo primo lavoro per il romanzo a fumetti è “Il nodo di Odino”. Dopo le prime esperienze nel campo del fumetto, ha deciso di focalizzarsi nella scrittura di sceneggiature cinematografiche e per questo si è iscritto alla scuola Holden di Torino. Specializzato in narrazione seriale e televisiva. Il suo primo cortometraggio è stato “La Stanza Bianca” vincitore di quattro premi nazionali. Ha collaborato al montaggio video di backstage per la serie di Montalbano.