Napoli inconsistente nella notte di Champions al Maradona contro l’Union Berlino. Le tante occasioni create non hanno influito sul risultato, fermo sull’1-1.
I tedeschi, reduci da 12 sconfitte di fila, sono riusciti a interrompere questa striscia con una partita dai buoni ritmi soprattutto offensivi. Il Napoli, d’altro canto, non è riuscito a dare conferma delle ultime buone uscite in Serie A.
C’è da dire che il Napoli non ha giocato male, ma c’era da aspettarselo visto il basso livello del Berlino. Infatti, nella maggior parte dei duelli vinti, era evidente la differenza qualitativa tra le due compagini avversarie.
Il primo gol l’aveva segnato Anguissa dopo un’azione spaziale del Napoli, annullato però dall’arbitro a causa di un fallo di Di Lorenzo su Roussillon. Solitamente in Europa questi interventi non vengono sanzionati, ma qui l’arbitro ha visto un’irregolarità nel salto del capitano azzurro, che si è sorretto sulle spalle del terzino francese ex Wolfsburg.
Arriva poi il vantaggio del Napoli, con un colpo fortuito col petto su un cross basso di Mario Rui. Sul punteggio di 1-0 si va negli spogliatoi, e il rientro in campo sembra ugualmente spinto in avanti per il Napoli. Forse troppo, visto che l’ago della bilancia che portava il Napoli ad offendere, l’ha portata anche ad essere troppo sbilanciato in avanti. Infatti gli azzurri si sono trovati troppo spesso a difendere con due soli uomini, spesso neanche i due difensori centrali, soprattutto nelle occasioni di corner a favore. Ciò ha avuto culmine (ma anche sèguito) al gol del pareggio di Fofana, attaccante dell’Union, dopo una grande folata di Becker. I due attaccanti si sono trovati davanti a sé una prateria, non l’ideale da concedere a due velocisti come loro.
Il gol del talento del Chelsea ha costretto il Napoli ad attaccare ancora e ancora senza successo. Purtroppo il Napoli continua a mostrare tutti i suoi difetti, spesso spento e con poche idee, nonostante i grandi sforzi. Le migliori azioni derivano da giocate individuali del solito Kvaratskhelia, che sembra però un po’ lo specchio di questa squadra. Così tanto talento ma così tanta poca lucidità, sia sotto porta sia nelle giocate più semplici. La responsabilità ricade per forza di cose sull’allenatore. Rudi Garcia riuscirà nell’impresa di far ricredere i tifosi? Non ci resta che attendere. Noi speriamo di sì.
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