Serata grigia al Maradona, dove il Napoli si fa battere da una Fiorentina in stato di grazia per 1-3, grazie alle reti di Brekalo, Bonaventura e Nico Gonzalez per i Viola contro il solo gol di Victor Osimhen.
Una prestazione deludente, una costruzione molto lenta che cozza con l’incredibile voglia e fame dei Viola. Il loro pressing asfissiante non ha permesso al Napoli di esprimere il solito gioco di Rudi Garcia, bloccando principalmente le vie centrali al Napoli, e dando poco spazio anche a Lobotka, marcato a uomo da Arthur Melo, di riuscire a smarcarsi per smistare il gioco.
Sulle fasce avvengono i duelli più interessanti, con la Fiorentina che con un cross da destra prende il palo sfortunosamente, per poi riuscire a metterla dentro con il croato Brekalo, su grave errore di Meret sul suo palo, sotto le sue gambe.
Il Napoli continua ad essere fumoso, con qualche occasione importante soprattutto per Lobotka che dopo una serpentina spara centrale su Terracciano. È alla fine del primo tempo che Osimhen, su retropassaggio di petto di Parisi, riesce a scavalcare il portiere Viola e a guadagnare un penalty. Va lui stesso dal dischetto e realizza alla sinistra di Terracciano.
L’entusiasmo sembra protrarsi anche nel secondo tempo, dove almeno inizialmente il Napoli, galvanizzato dal gol, attacca e sembra convincere. Osimhen infatti si trova praticamente a tu per tu col portiere dopo una rimessa scellerata di Kayode, ma Terracciano è FENOMENALE nell’uscita bassa. È Bonaventura a rompere però questo giocattolo, con un rimpallo fortunato con Olivera che trova libero Jack, che sottoporta non sbaglia.
Il Napoli ci prova, ma non sembra assediare. La Fiorentina è solida e non sembra mai davvero in pericolo, anzi. Una velenosissima ripartenza consente al Pincho Nico Gonzalez, appena entrato, di battere solo a rete.
Piccola nota: anche oggi i cambi sono apparsi almeno discutibili. Fuori Osimhen, Politano (che si arrabbia) e Zielinski, particolare anche il cambio di Raspadori subentrato ad Anguissa.
Raspadori infatti non è riuscito a incidere stasera, ma c’è un altro Jack in campo che ha fatto vedere faville. Bonaventura sta vivendo una seconda giovinezza, a 34 anni danza ancora sul pallone. La Fiorentina di Italiano convince, il Napoli di Rudi Garcia. Pareva quasi che nelle ultime partite si fosse sentita la musica, ma quando comincerà davvero il tecnico francese a suonare il suo violino?
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