Il Napoli crolla a Bologna: disasterclass di Conte e gli azzurri cadono ancora

9 Novembre 2025 - 17:07

Il Napoli crolla a Bologna: disasterclass di Conte e gli azzurri cadono ancora

Undicesima giornata di campionato, e il Napoli fa visita al Bologna. Dopo il pareggio in Coppa, maturato nonostante i 70 minuti giocati in inferiorità numerica, la squadra di Italiano vuole riprendere il trend positivo delle ultime giornate.

Il Napoli arriva alla sfida forte di una grande solidità difensiva, testimoniata dal solo gol subito (dall’Inter) nelle ultime quattro partite, ma con il rammarico per il pareggio che ha complicato il cammino in Champions League.

Le coppe si fanno sentire: primo tempo condizionato da infortuni e poche emozioni

La gara si apre con un Bologna che paga le fatiche europee. Dopo l’infortunio di Ravaglia, i rossoblù devono fare i conti anche con il ko di Skorupski, costretto a lasciare il campo già all’8’. Debutto in Serie A per Pessina, chiamato subito in causa tra i pali.

Al 20’ Elmas prova a impensierire il neo entrato, ma la conclusione non trova la via del gol.

Al 33’ è il Bologna a rendersi pericoloso con Rowe, che calcia dalla distanza trovando la pronta risposta di Milinković. Pochi minuti dopo lo stesso Rowe accusa un problema fisico, ma riesce comunque a concludere la prima frazione, terminata al 50’.

Un primo tempo povero di emozioni e privo di vere occasioni da entrambe le parti.

Secondo tempo: il Napoli crolla, il Bologna dilaga

Il Napoli entra nel secondo tempo completamente fuori partita. La squadra appare smarrita, senza idee, incapace di reagire, e ogni tentativo di costruire gioco è un flop clamoroso. Sulle fasce esterne la catastrofe: Di Lorenzo è inguardabile, probabilmente la peggior prestazione stagionale, un 4 in pagella che non basta a raccontare l’inadeguatezza. Politano, sullo stesso lato, non salta mai l’uomo, impalpabile, come se fosse scomparso dal campo. Anche Elmas è totalmente inesistente.

Il Bologna, invece, approfitta subito della fragilità napoletana. Subito dopo l’ingresso di Cambiaghi per Rowe, la partita cambia radicalmente: è proprio lui a incendiare la fascia sinistra, bruciando Di Lorenzo e mettendo in mezzo un pallone che Dallinga trasforma in gol sul primo palo, approfittando di una Milinković-Savic sorpreso e non impeccabile. 1-0 Bologna, e la partita prende una piega drammatica per il Napoli.

Poco dopo, Lucumì sfrutta un cross perfetto dalla destra di Holm e anticipa Buongiorno: 2-0 Bologna. Milinkovic-Savic, completamente immobile, non riesce a dare alcuna risposta. La squadra di Conte è in totale confusione, senza identità, e i cambi arrivano tardivi e inspiegabili. L’ingresso di Lang e Neres dà un lampo di vitalità per cinque minuti: Lang crea giocate interessanti, serve Gutierrez, che sfiora il palo. Ma appena Gutierrez esce e Conte inserisce Juan Jesus e Olivera, il Napoli muore definitivamente, incapace di produrre qualunque occasione.

Il Bologna, galvanizzato dall’incapacità del Napoli, continua a pressare alto, dominando la partita fino all’ultimo minuto. I calciatori partenopei sono irriconoscibili, il tecnico appare paralizzato da scelte tattiche incomprensibili, e la sconfitta sembra inevitabile. Il Napoli, così com’è, appare lontano anni luce dalla squadra ammirata in altre giornate: un crollo totale, indegno di una compagine che ambisce a lottare in alto.