Il messaggio di Beatrice: “Così mi aveva ridotto il mio ex fidanzato, ma oggi la mia vita è ricominciata”.

26 Novembre 2020 - 20:32

Il messaggio di Beatrice: “Così mi aveva ridotto il mio ex fidanzato, ma oggi la mia vita è ricominciata”.

Beatrice Franceschini, 27enne oggi impiegata come volontaria della croce verde Baggio, scrive la sua storia su Facebook, affinché chi la legga possa ricavarne un messaggio importante: «Spero che la fotografia possa far capire alle donne vittime di violenza che è possibile salvarsi. Perché oggi la mia vita è ricominciata».
Tutto accadeva un anno fa, quando Beatrice fu vittima del fidanzato, Giacomo Oldrati: per quattro giorni e quattro notti l’ex fidanzato la rinchiuse nel suo appartamento nella periferia di Milano. Stavano insieme da quattro anni e mezzo. Il culmine delle violenze subite dalla donna si verificò il 4 giugno 2019. L’uomo la minacciò di morte e per salvarsi Beatrice si lanciò dal balcone del secondo piano.
«L’ho fatto quando mi ha detto: “Adesso se tu non mi racconti quello che mi voglio sentire dire, io t’ammazzo”. Ho capito che mi avrebbe uccisa».

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la 27enne ha deciso di pubblicare sui social la fotografia scattata nel letto del Policlinico poche ore dopo il ricovero: “sono arrivata al pronto soccorso del Policlinico così. Questo è il risultato di 4 giorni di botte incessanti e pensare che una di quelle sere sono anche uscita per strada con questa faccia: terrorizzata, senza un telefono, senza occhiali per vedere, con “l’uomo” al mio fianco che mi teneva il braccio e mi obbligava ad andare nella direzione da lui indicata. Abbiamo incontrato un sacco di persone ma nessuno si è girato, nessuno ha voluto vedere. In questo momento, quand’è stata scattata la foto, mi ero addormentata per la prima dose di antidolorifico. Poco dopo avrei rilasciato la denuncia alla polizia tra interruzioni per esami, addormentamenti, telefonate al lavoro”.
Accanto all’immagine di lei sofferente, però, ce n’è un’altra che mostra la rinascita di Beatrice: “Io mi sono fidata di una persona malata, manipolatoria, cattiva, e l’avevo scelto come mio compagno di vita. Ma alcune persone davvero non possono cambiare. Bisogna riconoscerle e mettersene al sicuro perché, sì, noi veniamo prima. Per cui no, non smetterò mai di far sentire la mia voce e mostrare la mia faccia, perché questo non deve mai accadere”.