Ne aveva già perduto uno in circostanze tragiche due anni fa e quando ha trovato, lei stessa, un altro figlio senza vita, impiccato, non è riuscita a fare altro che vegliarlo, disperata, per alcune ore. Un suicidio in piena regola.
Il dramma si è consumato ieri poco dopo mezzogiorno in un’abitazione di Martellago, a Venezia, dove un quarantaseienne si è tolto la vita.
L’uomo che viveva con l’anziana madre e non era sposato né aveva figli, ha deciso di farla finita. Lo ha fatto fissando una corda sulla ringhiera del terrazzo sopra il garage, sul retro della casa, e quindi impiccandosi.
All’origine del gesto estremo, a quanto sarebbe emerso, una crisi depressiva di cui l’uomo soffriva da tempo e per la quale era anche in cura: non ha lasciato nulla di scritto per spiegare i motivi del suo atto.
Per la famiglia una vera e propria maledizione: poco più di due anni fa uno dei suoi fratelli era rimasto vittima di un tragico incidente stradale.
Non bastasse, a fare il macabro ritrovamento è toccato proprio alla madre che, rincasando, lo ha rinvenuto ormai privo di vita. Sotto shock, la donna ha tagliato la corda, riuscendo ad adagiare a terra il corpo del suo ragazzo, e lo ha vegliato per alcune ore.
Solo dopo le 16 ha trovato la forza di chiamare un altro figlio ed è scattato l’allarme, sono accorsi i sanitari del Suem di Mirano e i carabinieri di Martellago, ma ormai ovviamente non c’era più nulla da fare: si è solo potuto constatare il decesso.
I militari, dopo le indagini di rito, hanno confermato che si è trattato di suicidio e quindi non è stato aperto alcun procedimento: la salma, pietosamente trasportata all’obitorio dell’ospedale di Mirano, è già a disposizione dei familiari per il funerale.