IL DRAMMA. Non si accorge del treno in arrivo: 38enne muore sul colpo
Stava dormendo a ridosso dei binari, appoggiato a un materasso. Ma era troppo vicino all’area di passaggio del treno. E ieri mattina, verso le sei, un cittadino straniero di 38 anni, di origine marocchina e in Italia senza fissa dimora, è stato urtato alla testa dal convoglio in transito, all’altezza di via Suor Enrichetta Monti a Bibbiano, morendo praticamente sul posto per le gravi ferite riportate.
Al passaggio del treno 90187 Reggio-Ciano, lo straniero è stato colpito dalla staffa dell’ammortizzatore anteriore. Immediata la mobilitazione dei soccorsi sanitari e dei carabinieri. Ma per il marocchino non c’è stato nulla da fare. La circolazione è rimasta bloccata per oltre due ore. Forse l’uomo non sapeva del treno e della recente riapertura della linea ferroviaria dopo i lavori di ripristino del ponte di Cavriago danneggiato nelle scorse settimane da un incidente. E probabilmente pensava che la linea fosse ancora interrotta, senza transito di convogli ferroviari. Una storia terribile che fa eco a quella che arriva da Casoria dove un uomo di 55 anni è stato trovato morto in strada, in via Nino Bixio. L’uomo si era messo alla guida della sua Fiat Panda per dirigersi a lavoro quando avrebbe accusato un malore che l’ha strappato alla vita. A darne notizia è il sito Nanotv.it.
Il Dramma si è consumato poco dopo le 14. Inutile l’arrivo dei soccorsi. La vittima, residente in via Carlo Pisacane, sarebbe stato stroncato da un infarto. Il cadavere è rimasto riverso sull’asfalto fino all’arrivo del magistrato, che potrebbe disporre l’autopsia. Sul posto gli uomini del comando dei Carabinieri di Casoria che hanno chiuso l’accesso alla strada. Un dramma che ha lasciato tutti senza parole.
L’infarto del miocardio (o miocardico) si verifica quando un trombo (coagulo di sangue) interrompe improvvisamente il flusso di sangue all’interno di un’arteria coronaria (vaso sanguigno che porta il sangue ad una parte del muscolo cardiaco). L’interruzione del flusso sanguigno diretto al cuore, con il protrarsi dei minuti ed ore può danneggiare o distruggere (necrosi) una parte del muscolo cardiaco (miocardio).
Tuttavia, se il flusso sanguigno viene ripristinato in tempi brevi, il danno al cuore può essere limitato o addirittura evitato. Un infarto del miocardio, anche chiamato attacco cardiaco, può essere fatale. Questo succede per lo più quando le persone confondono i loro sintomi con una malattia meno grave, come l’indigestione, e ritardano l’accesso in ospedale. Dunque, per ridurre la mortalità è fondamentale che il paziente o i familiari riconoscano prontamente i sintomi al fine di attivare i soccorsi e le relative strategie terapeutiche urgenti (farmacologica e soprattutto riperfusione meccanica con angioplastica). (Caffeina)