I ristoratori che dicono “no” alla chiusura dei locali per cena, se non per consentire l’asporto e la consegna a domicilio si sono riuniti in una “disobbedienza civile” e riuniti sui social sotto l’hashtag #IOAPRO.
«Da venerdì 15 (compreso), 50mila ristoratori, apriranno in tutta Italia a pranzo e cena in barba a qualsiasi DPCM illegittimo.
I ristoratori, hanno deciso di alzare la testa e tornare a vivere», le parole del titolare di un ristorante di Modena.
L’iniziativa è partita la scorsa settimana da Cagliari, dove i locali hanno aperto normalmente per consegnare le pietanze da asporto e, come previsto dalla normativa, hanno fatto tranquillamente accomodare i clienti che attendevano di ritirare.
In cosa consiste?
Ogni cliente ha poi pubblicato una foto sui social con l’hashtag #nonspengopiúlamiainsegna e # ioapro per dimostrare come si può stare tranquillamente seduti nei locali distanziati, senza che pub, pizzerie e ristoranti, debbano per forza rimanere chiusi.
I due hashtag, sono stati lanciati sui social e sulla pagina Facebook, da Maurizio Stara, titolare del del pub Red Fox di via San Giovanni a Cagliari, che ha pubblicato un lungo appello chiedendo l’adesione dei gestori degli altri locali.