I funerali di Giulia, morta a 18 anni: Alberto è ancora grave. Il commovente abbraccio tra i due papà
Oggi nel Duomo di Castelfranco c’è stato l’addio a Giulia Zandarin, la ragazza morta a 18 anni nell’incidente in Mercedes con l’auto, guidata dal fidanzato Alberto, che si è ribaltata togliendole la vita. L’abbraccio tra due padri piegati dal dolore ha segnato il momento più angosciante della tragedia stradale avvenuta ad Halloween a Musile di Piave: ad Alessandro, 19 anni, era appena stata ritirata la patente. E lui, che ieri si era risvegliato dal coma e aveva chiesto subito di Giulia, è ancora grave in ospedale.
Al funerale oggi c’erano centinaia di persone: una cerimonia sobria senza applausi all’uscita, per non distogliere dal silenzio nel quale famiglie e amici hanno dato l’ultimo saluto alla ragazza. L’abbraccio tra il papà di Giulia e il papà di Alberto, Franco Antonello, ha commosso tutti: Franco è l’imprenditore che aveva lasciato il lavoro per seguire la vita del figlio maggiore autistico, di nome Andrea, una vicenda che aveva ispirato un romanzo e anche il film Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, portato alla 76a mostra di Venezia.
I genitori dei due giovani hanno preso parte alle esequie seduti nei primi banchi della chiesa, assieme ad altri congiunti. Il rito è stato celebrato da don Franco De Marchi, parroco di San Floriano, frazione d’origine di Giulia. In uno dei passaggi dell’omelia il sacerdote ha sottolineato che «l’amore è anche scusare, accettare, e accogliere l’altro per quello che è», auspicando, in seguito, un decorso clinico favorevole per Alberto.
«Mio figlio in coma non è un criminale» ha fin qui ripetuto Franco Antonello. Dopo tre giorni di coma farmacologico indotto per i traumi subiti nell’incidente, ieri Alberto (che ha saputo ieri dopo il risveglio quanto era accaduto alla fidanzata Giulia) era stato trasferito dall’ospedale di Mestre a quello di Castelfranco, vicino a casa. E oggi nel Duomo della cittadina trevigiana c’è stato solo spazio per condividere il dolore fortissimo che unisce le due famiglie. (Leggo)