«Ho ucciso 90 donne, è un peso troppo grande, non ce la faccio più» Serial Killer si costituisce alla polizia: 34 omicidi già confermati
Ha confessato di aver commesso 90 omicidi e già 34 sono stati confermati. Per gli investigatori quell’uomo di 68 anni potrebbe essere uno dei serial killer più feroci della storia degli Stati Uniti.
Samuel Little è attualmente detenuto in una prigione del Texas. Gli investigatori hanno confermato per ora 34 omicidi, l’Fbi ha dichiarato in un comunicato stampa martedì che «altri sono in attesa di conferme». Sempre secondo gli investigatori del Federal Bureau of Investigation, l’uomo avrebbe ucciso donne tra il 1970 e il 2005 da una costa all’altra del Paese. La polizia lo ha arrestato per caso in un rifugio di senzatetto del Kentucky nel 2012. Subito dopo fu estradato in California per spaccio di stupefacenti. Intanto gli investigatori del Dipartimento di polizia di Los Angeles ottennero il suo Dna per fare delle comparazioni. I risultati delle analisi hanno dimostrato che era legato a tre omicidi irrisolti degli anni ‘80. Little, infatti, è stato condannato per questi tre omicidi a tre ergastoli senza possibilità di libertà condizionale. In tutti e i tre casi, le vittime erano state torturate e strangolate, e i loro corpi sono stati trovati in un vicolo, un cassonetto e un garage.
La polizia
Gli investigatori del “ViCap” Violent Criminal Apprehension Program dell’FBI hanno trovato un caso simile a Odessa, in Texas. Durante l’interrogatorio il killer raccontò di essere disposto a parlare in cambio di un trasferimento in un’altra prigione. Nel corso di quell’interrogatorio confessò di aver attraversato tante città degli Stati Uniti e confermando agli investigatori il numero di persone che avrebbe ucciso in ogni luogo. «Un elenco lunghissimo: Jackson, Mississippi, Cincinnati, Ohio, Phoenix, Arizona, Las Vegas, Nevada», ha detto Christina Palazzolo, analista della criminalità ViCap.
Little, originario del nord dell’Ohio, lasciò la sua casa alla fine degli anni ‘50 scegliendo una vita da nomade. Gli investigatori hanno detto che rubava da una città all’altra per recuperare soldi per alcol e droghe. Le sue vittime erano donne emarginate e vulnerabili che erano spesso coinvolte nella prostituzione o dipendenti da droghe, e il loro corpo non veniva sempre identificato. Gli uomini che indagano su questi casi dell’Fbi hanno lanciato un appello «chiunque abbia visto qualcosa che possa essere collegato a uno dei potenziali omicidi di Little di chiamare il ViCap». (Leggo)