Nove anni di carcere, è questa la condanna inflitta dal giudice per le udienze preliminari di Ragusa nei confronti di Rosario Greco; l’uomo che l’11 luglio dell’anno scorso uccise i due cuginetti Simone e Alessio D’Antonio; travolgendoli con il suo suv scagliato a folle velocità tra le stradine della città siciliana di Vittoria; dove i due piccoli stavano giocando davanti all’uscio di casa.
La decisione del giudice per l’udienza preliminare Ivano Infarinato è arrivata dopo tre ore di camera; di consiglio seguita a una brevissima udienza al Tribunale di Ragusa nel corso della quale il pm Fabio d’Anna che rappresentava l’accusa ha rinunciato alle repliche.
Una sentenza che ha deluso profondamente i genitori di Simone, Tony e Valentina e di Alessio Alessandro e Lucia e chiedono di rivedere il caso. “Non ci aspettavamo la sentenza del giudice che ha ucciso per la seconda volta sia i nostri figli che noi genitori – dicono a fanpage.it
“I giudici da che parte stanno?”
Una sentenza che ha deluso profondamente Toni e Valentina D’Antonio, genitori del piccolo Simone e Alessandro e Lucia genitori di Alessio.
Non è stata data neanche la pena massima – ha detto a fanpage.it Valentina, madre di Simone – a questo punto io mi chiedo.
“Ma i giudici da quale parte stanno?”
Dalla parte dei delinquenti o dalla parte dei cittadini onesti in questo caso come siamo noi? Dal mese di luglio che lui (Rosario Greco ndr) ci ha distrutto la vita – continua Valentina – cosa ci dobbiamo aspettare che tra qualche anno o qualche mese lo vediamo fuori?
Può cominciare a fare il conto alla rovescia perché tanto tra poco sarà fuori e quindi continuerà a fare tutto quello che ha sempre fatto – conclude – continuerà a uccidere perché tanto la legge è sempre a suo favore e con niente paga gli omicidi e lui continua a fare la sua vita che ha fatto sempre”. Fonte: Fanpage.