Guai in vista per VITTORIO SGARBI
Erano riusciti a vendere, nei canali leciti del mercato dell’arte contemporanea, numerose opere d’arte contraffatte, accompagnate con false certificazioni di autenticità, ingannando i collezionisti che le acquistavano a caro prezzo. Associazione per delinquere, contraffazione di opere d’arte e ricettazione, i reati contestati, a vario titolo, a 23 persone indagate, tra le quali Vittorio Sgarbi, che sono state fermate dai militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. I provvedimenti nascono da una complessa attività d’indagine che ha impegnato i militari – su tutto il territorio nazionale, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma. I militari hanno eseguito 4 provvedimenti di misura cautelare: due arresti e due divieti temporanei di esercizio dall’attività professionale.
L’attività criminale ruotava intorno alla Fondazione Archivio Gino De Dominicis di Roma, presieduta dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e composta da importanti galleristi, esperti d’arte e mediatori commerciali. I presunti autori del reato sono, con posizioni diverse, coinvolti in maniera attiva nella falsificazione, autenticazione e commercializzazione di opere d’arte falsamente attribuite al celebre artista marchigiano Gino De Dominicis, riconosciuto come uno degli autori più importanti dell’arte italiana del secondo dopoguerra, con quotazioni sempre più in rialzo sul mercato e ad altri maestri dell’arte contemporanea. La vice presidente della Fondazione, personaggio di spicco nella vicenda, essendo stata in passato assistente personale dell’artista, sfruttava nella contraffazione delle opere le sue approfondite conoscenze circa le tecniche pittoriche e l’iconografia del maestro morto nel 1998 e un’altra persona materialmente realizzava le opere contraffatte. Nei loro confronti sono scattate due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate oltre 250 opere contraffatte per un controvalore di oltre 30 milioni di euro, per lo più cedute ad ignari collezionisti, oltre a vario materiale atto alla falsificazione.
Fonte: FanPage