Gli esperti sugli assembramenti fuori ai negozi: “diventa ridicolo raccomandarsi di non organizzare grandi cene per le feste di Natale”

30 Novembre 2020 - 11:50

Gli esperti sugli assembramenti fuori ai negozi: “diventa ridicolo raccomandarsi di non organizzare grandi cene per le feste di Natale”

Le scene che si sono ripresentate nella prima domenica di riapertura a Torino, Milano e Roma mettono in allerta governo, regioni ed esperti. In queste città, passate dalla zona rossa alla zona arancione, si sono verificati assembramenti davanti ai negozi riaperti, con centinaia di persone riversate in strada.

“Quello che ho visto ieri in alcune vie a Torino è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permettercelo” afferma il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che aggiunge: “Questa mattina parteciperò al Comitato per l’Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi. So che le forze dell’ordine hanno fatto tanto ma evidentemente non basta. I piemontesi si stanno comportando in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera netta”.

Ad esprimersi al riguardo anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo.  In un’intervista rilasciata al Messaggero dichiara: “Perché se in via del Corso a Roma o nelle strade dello shopping di altre città, ci sono troppe persone, non si interviene e non si impone il numero chiuso? Il mancato rispetto delle regole mi preoccupa”. Di fronte alle immagini degli assembramenti verificatisi ieri Miozzo commenta: “Se vedi la fotografia della folla in un grande magazzino romano, ti viene da chiedere: di cosa stiamo parlando? Se questa è la dimostrazione, l’immagine, del poco rispetto delle regole di prevenzione della trasmissione del coronavirus, allora ti preoccupi. Diventa quasi ridicolo ribadire la corretta raccomandazione di non organizzare grandi cene tra i congiunti per le feste di Natale”.

Il rischio è troppo elevato secondo Massimo Galli, primario al Sacco di Milano, che questa mattina ad Agorà su Rai3 è intervenuto dicendo: “non potremo che rivedere una situazione simile a quella che abbiamo già vissuto, arrivando cioè a una terza ondata di Covid-19. E’ fatale che sia così”.

Non si fa attendere anche l’appello dei medici. Il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) Filippo Anelli, infatti, esorta a non ripetere gli errori commessi a Ferragosto. Anelli afferma: “Siamo tutti coinvolti in questa partita, solo impegnandoci nella stessa direzione possiamo abbassare la curva”.