Giulia e Alessia,travolte dal Frecciarossa,un testimone:“Una voleva salvare l’altra”

1 Agosto 2022 - 11:38

Giulia e Alessia,travolte dal Frecciarossa,un testimone:“Una voleva salvare l’altra”

L’una voleva salvare l’altra.

Questa la testimonianza di un uomo sui fatti accaduti ieri a Riccione,quando le due sorelle,Alessia e Giulia Pisanu,di 17 e 15 anni sono state travolte dal Frecciarossa diretto a Milano,che le ha uccise sul colpo.

I presenti hanno raccontato agli inquirenti accorsi sul posto ciò che avrebbero visto negli ultimi momenti di vita delle sorelle,mentre erano già sui binari.

“Ho urlato e con me tutti gli altri”, ha detto uno di loro.

“Ero vicino al distributore delle bevande e si è avvicinata una ragazza bellissima vestita di nero, mi ha chiesto qualcosa, mi ha detto che le avevano rubato tutto e che non aveva più nulla. Poi si è allontanata verso l’altra ragazza che aveva uno spolverino verde e gli stivali in mano”, ha aggiunto un passeggero che ha incrociato le due sorelle vicino alla macchinetta delle bevande.

Il testimone ha descritto una delle due sorelle non in sé, probabilmente Giulia e Alessia erano preoccupate per il furto del telefono cellulare subito da almeno una delle due.

Proprio attraverso le testimonianze dei presenti alla tragedia, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire esattamente la dinamica di quanto successo.

La prima ipotesi attendibile è che una delle due sorelle potrebbe aver tentato il suicidio fermandosi tra le rotaie. L’altra l’avrebbe raggiunta per spostarla, ma non in tempo prima dell’arrivo del treno. La seconda ipotesi è che invece una delle due ragazze fosse alticcia e non si sia accorta di stare sopra le traversine. L’altra anche in questo caso sarebbe morta nel tentativo di salvarla.

Il macchinista del Frecciarossa che ha travolto le sorelle ha detto di aver visto una delle due sorelle lanciarsi sui binari all’improvviso,forse per difendere la sorella dall’impatto,ma che purtroppo data la velocità del treno non sia riuscito ad arrestare la corsa in tempo.