Giovanni, operaio di 51 anni, precipita dal tetto del carcere di Secondigliano e muore. “Chiediamo al Governo un tavolo di confronto”

14 Gennaio 2021 - 20:56

Giovanni, operaio di 51 anni, precipita dal tetto del carcere di Secondigliano e muore. “Chiediamo al Governo un tavolo di confronto”

Ennesima tragedia sul lavoro. Giovanni Ferrante, 51 anni residente a Saviano, nel nolano, è morto mentre eseguiva delle riparazioni sul tetto del carcere di Secondigliano.

Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo stava eseguendo dei lavori di impermeabilizzazione del penitenziario, quando si è rotta la scala sulla quale era salito e, dopo un volo di cinque metri, ha battuto la testa al suolo ed è deceduto.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per fare chiarezza sulla vicenda.

Non si è fatta attendere la nota di Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL e Gaetano Panico, Segretario Regionale UGL Campania: “Un altro incidente mortale sul posto di lavoro. Ormai è un elenco infinito, inaccettabile. Chiediamo con urgenza al Governo di aprire un tavolo di confronto, perché tra le priorità in agenda deve esserci la promozione di nuove regole per garantire la sicurezza dei lavoratori, maggiori controlli e una adeguata formazione professionale. Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia della vittima e ricordiamo che l’UGL è in tour in Italia con la manifestazione ‘Lavorare per Vivere’, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’”.