“Giostra della morte”, l’ultimo folle gioco, di moda tra gli adolescenti: 11enne in fin di vita

18 Settembre 2018 - 17:36

“Giostra della morte”, l’ultimo folle gioco, di moda tra gli adolescenti: 11enne in fin di vita

“Giostra della morte”, l’ultimo folle gioco, di moda tra gli adolescenti: 11enne in fin di vita

Lo hanno ribattezzato la ‘giostra della morte’ ed è una nuova,pericolosa sfida virale ormai che sta iniziando a diventare di moda tra gli adolescenti. Lo schema è sempre lo stesso di tanti altri pericolosi giochi che hanno trovato il loro successo grazie al web: prove di coraggio, al limite di ogni buonsenso, da immortalare in video pubblicati online, dove si lancia la sfida e si dà il via a casi di emulazione. Come riporta il Daily Star, una donna di Tuxford, nel Regno Unito, ha denunciato quanto accaduto al figlio di undici anni. La 51enne Dawn Hollingworth ha infatti diffuso sui social alcune foto del ragazzino e il video della sua ‘performance’, ricoverato in ospedale con danni cerebrali dopo essersi prestato alla folle sfida della giostra della morte: distendersi al centro della giostra e restare immobili mentre questa gira, grazie alla spinta della ruota posteriore di una moto.

I fatti

I ragazzi che erano con lui, dopo aver compiuto la bravata, lo hanno abbandonato sulla giostra, privo di sensi. I medici che lo stanno curando non sono ancora certi di poter escludere danni permanenti al cervello e alla vista: «C’è un pericoloso accumulo di sangue nei bulbi oculari, ha subìto una forza gravitazionale simile a quella che i piloti o degli astronauti subiscono in volo o nello spazio». Dawn, dopo aver denunciato il caso, ha spiegato su Facebook: «Ha la vista molto appannata e gli occhi sono rossi, completamente pieni di sangue. I medici hanno detto che è stato fortunato, se fosse stato un bambino meno in forma e sano, i danni sarebbero ancora più gravi». Intanto, la polizia del Nottinghamshire ha avviato un’indagine sull’accaduto e sta cercando di rintracciare tutti gli adolescenti che si trovavano in compagnia del ragazzino ancora ricoverato in ospedale. (Leggo)