Giorgina Sparkling,la sexy-colf si racconta:”Pulisco casa seminuda,ci guadagno e mi diverto.Un giorno aprirò una vera e propria agenzia”

10 Novembre 2022 - 13:31

Giorgina Sparkling,la sexy-colf si racconta:”Pulisco casa seminuda,ci guadagno e mi diverto.Un giorno aprirò una vera e propria agenzia”

Giorgina Sparkling è nota come la sexy colf d’Italia.

La donna ha deciso di rilasciare un’intervista a Fanpage.it nella quale,la modella e coniglietta di Playboy ha spiegato nei dettagli in cosa consiste il suo lavoro e soprattutto quali sono i guadagni.

Ero tecnico dei servizi sociali. Lavoravo in una cooperativa sociale di tipo B che aiutava le persone con disabilità.  Ho avuto fortuna e sono diventata la capo referente dell’ufficio. La responsabilità però era troppa per me. Dopo cinque anni sono impazzita.

Sono scappata. Ho preso un aereo e sono andata a Washington D.C. da uno zio. Ho iniziato a lavorare nei casino, portavo i bicchieri a quelli che giocavano, poi ho fatto la ballerina techno. Facevo foto di nudo come modella, sono stata dieci anni in giro per il mondo. Avevo poco più di vent’anni.

Quello lavoro l’ho avviato proprio negli Stati Uniti,dove decisi di fare le pulizie ed in più farle in bikini.

Quando sono tornata in Italia, dato che non sapevo come fare a sopravvivere, ho fatto la sexy colf anche qui.

Il cliente magari lavora al computer e nel frattempo io pulisco in bikini. Faccio tutto: lavo i pavimenti, le finestre, spolvero, stiro. E non mi tiro indietro davanti a una chiacchierata. Mentre sono lì che cucino, il cliente spesso viene a farmi delle domande.

Qui in Italia mi faccio pagare 50 euro all’ora, negli Stati Uniti 80 dollari. Ovviamente non mi possono toccare. Preferisco mantenere un prezzo basso perché se lo alzi, poi si aspettano altro. A volte, mi chiamano per fare la sexy cuoca o la sexy cameriera. Se c’è una festa, cucino per tutti, servo da mangiare, però lì mi faccio pagare di più. E alla fine della serata faccio uno spogliarello.

Sì, ce ne sono di pazzi in giro. Proprio per questo faccio tante telefonate prima. Almeno cinque o sei perché il potenziale cliente capisca che non può assolutamente toccarmi. Su mille richieste, ne becchi cinquanta che siano davvero seri. Se vedo un atteggiamento ambiguo, chiudo la telefonata. E poi ho un amico che mi accompagna a lavoro, viene a prendermi e mentre sono lì, mi contatta per sapere se vada tutto bene. Infine, mando ai clienti la mail con le regole da rispettare.

Guardare ma non toccare, non usare parole scurrili e se, facendo le pulizie, dovessi assumere posizioni che possono sembrare sexy – quando ad esempio mi piego – il cliente non può alludere a nulla di sessuale nei suoi discorsi.

Fonte: fanpage