Ginecologo stupra 13enne e trasmette la violenza in diretta streaming
Tutti i reati possibili e immaginabili nell’ambito della pedofilia li aveva commessi con la spavalderia e l’arroganza di chi è convinto di essere inafferrabile e al di sopra di ogni sospetto. Nathan Clark Ward, 57enne ginecologo dello Utah, si sbagliava di grosso.
Dopo otto mesi di indagini condotte dalla task force di Internet Crimes Against Children a partire da ottobre 2016, la polizia lo ha incastrato e il 20 luglio 2017 lo ha spedito dritto in carcere con 11 capi d’accusa che parlano da soli, tra cui il possesso di materiale pornografico infantile, lo sfruttamento sessuale di minori, la sodomia su un bambino, l’abuso sessuale aggravato di un bambino, la sodomia forzata e l’abuso sessuale forzato.
Solo a quel punto la sua spavalderia è crollata per far posto a un atteggiamento remissivo e vittimistico, spingendolo a difendersi dando la colpa delle sue azioni alla pornografia su internet da cui era diventato dipendente. Un atteggiamento che non ha commosso nessuno: in tribunale è stato condannato nel luglio scorso a 22 anni di carcere.
Ma non è tutto. Dopo la condanna ha ammesso la sua colpevolezza in un’altra vicenda: aveva abusato sessualmente di una 13enne trasmettendo la scena in diretta streaming. Credeva che questa ammissione non avrebbe aumentato la pena detentiva, ma anche in questo caso si sbagliava di grosso. Quando lo ha capito ha tentato di fare marcia indietro e ritrattare, ma ormai era troppo tardi e alla fine ha dovuto capitolare: a gennaio si è dichiarato colpevole e martedì scorso è stato condannato ad ulteriori 15 anni di carcere. Un aggravio che equivale quasi a un ergastolo: quando uscirà dalla prigione Ward avrà 93 anni. (Leggo)