Gettarono due bimbi dal grattacielo : giustiziati il padre e la nuova partner

2 Febbraio 2024 - 20:00

Gettarono due bimbi dal grattacielo : giustiziati il padre e la nuova partner

La Cina ha giustiziato una coppia, colpevole di aver gettato due bambini piccoli ,dalla finestra di un condominio.

Un drammatico caso di cronaca che nel 2020 creò molta indignazione a livello nazionale.

Zhang Bo e Ye Chengchen sono stati condannati a morte, e giustiziati per aver gettato due bimbi dal 15° piano.

Zhang Bo e Ye Chengchen, in base alla ricostruzione ,poi accolta dalla Corte popolare , erano stati ritenuti responsabili della caduta mortale ,di una bambina di due anni e di un bambino di uno .

Tutto ciò dal quindicesimo piano di un grattacielo residenziale a Chongqing, municipalità speciale da trenta milioni di abitanti.

Zhang, il padre dei due bimbi, aveva iniziato una relazione con Ye, all’oscuro inizialmente che il partner fosse sposato con prole.

Da qui gli sviluppi criminali con la richiesta di “rimozione” dei due figli dalla loro vita che lei “considerava come ostacoli” al loro matrimonio e un “onere per la loro futura vita insieme”.

A novembre 2020, Zhang gettò i suoi figli dalla finestra dell’appartamento approfittando dell’assenza della madre, con cui aveva concordato il divorzio.

Poi la “recitata disperazione di Zhang“, in lacrime e in pigiama accanto ai due corpicini privi di vita.

Zhang e Ye, furono giudicati colpevoli di  aver cospirato “per uccidere figlia e figlio inscenando una caduta accidentale”, ha riferito lo scorso anno il China Daily.

La condanna alla pena di morte, invece, è del dicembre 2023, mentre mercoledì 31 gennaio è stata eseguita la pena.

La madre dei bambini , ha postato sui social che il tribunale l’aveva informata dell’avvenuta esecuzione, assicurando che “avrebbe confortato i suoi figli in paradiso”.

La nuova partner di Zhang riteneva i suoi figli un ostacolo alla relazione.

La notizia è arrivata lo stesso giorno di un’altra esecuzione di alto profilo:

quella di Wu Xieyu, giudicato colpevole di aver ucciso sua madre colpendola più volte con un manubrio nel 2015, secondo una dichiarazione di un tribunale del Fujian, rilanciata dai media locali.

La Cina mantiene segreti i dati sulle condanne alla pena di morte eseguite ogni anno, anche se Amnesty International stima che il Dragone sia il principale giustiziere a livello globale, con migliaia di casi per reati che spesso variano dal traffico di droga alla corruzione e all’omicidio, mentre il mezzo di esecuzione più comune è quello dell’iniezione letale.