Genitori chiedono la bocciatura del figlio al tar

13 Settembre 2023 - 10:51

Genitori chiedono la bocciatura del figlio al tar

In Italia, capita sempre più spesso che i genitori si scaglino contro la scuola dei figli per rimproveri e punizioni, arrivando in alcuni casi anche a rivolgersi alla magistratura per difendere la prole. Tuttavia, non capita spesso di vedere una madre e un padre che, al contrario, si oppongono alla promozione del figlio, chiedendo fermamente che sia bocciato. Questo è accaduto a Trento, dove due genitori di un piccolo alunno che frequenta una scuola elementare della città sono arrivati fino alla Tar per vedere bocciato il proprio figlio.

la decisione dei genitori

La decisione dei due genitori non è stata impulsiva ma sofferta e ragionata e con lo scopo di aiutare il piccolo. Tutto infatti è nato l’anno precedente quando, a causa di problemi di salute, il bambino ha avuto molte difficoltà a seguire le lezioni. I genitori hanno ritenuto che il bambino non abbia avuto il tempo necessario per stare al passo con gli altri e che il nuovo anno risulterebbe quindi molto difficile da sostenere. Da qui la richiesta di non ammetterlo all’anno successivo e di avviare per lui un nuovo percorso scolastico, ritenuto più idoneo alla sua situazione .

La scuola ha pensato diversamente: nonostante le difficoltà, l’alunno è comunque riuscito a recuperare i compagni, ottenendo a fine anno una valutazione positiva e la conseguente ammissione alla classe successiva. Da qui è nata una diatriba legale tra genitori e istituto scolastico che è finita in Tribunale .

Secondo quanto riportato dall’Adige ,i genitori avevano fatto presente le difficoltà già a fine anno ma la scuola lo ha comunque promosso. I genitori non si sono arresi e hanno tentato di far riconvocare il consiglio di classe ma, di fronte al diniego del dirigente scolastico, mamma e papà dell’alunno si sono rivolti a un avvocato, presentando formale ricorso al Tar. In attesa della decisione in sede collegiale, prevista per fine settembre, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha accolto il ricorso dei genitori in via cautelativa. Ciò ha permesso al bambino di iniziare l’anno scolastico in un altro istituto trentino, ripetendo l’anno come richiesto dai genitori.

Fonte:fanpage

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