Gallera si difende dalle accuse sulla gestione covid: “siamo stati mandati in guerra con le scarpe di cartone”

6 Marzo 2023 - 8:55

Gallera si difende dalle accuse sulla gestione covid: “siamo stati mandati in guerra con le scarpe di cartone”

La gestione dell’emergenza Covid-19 in Lombardia è stata al centro di una lunga inchiesta condotta dalla Procura di Bergamo, che ha portato alla luce una serie di dettagli inquietanti. Uno dei passaggi più rivelatori riguarda una conversazione tra l’ex consigliere regionale Carlo Saffioti e l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, risalente al marzo 2020. Secondo quanto emerso dagli atti dell’inchiesta, Gallera si sarebbe lamentato dell’assoluta insufficienza dei dispositivi di protezione individuale (DPI) disponibili per il personale sanitario, definendo la situazione come quella di “andare in guerra come gli italiani in Russia, con le scarpe di cartone”.

Il contenuto di questa conversazione è particolarmente significativo, poiché mette in luce l’improvvisazione e la scarsa preparazione con cui la Lombardia ha affrontato la prima ondata dell’emergenza Covid-19. In particolare, la mancanza di DPI adeguati per il personale sanitario ha rappresentato una grave mancanza, che ha compromesso la sicurezza degli operatori e, di conseguenza, anche quella dei pazienti. La frase di Gallera, con la sua immagine evocativa di una guerra disperata e mal equipaggiata, fa capire quanto la situazione fosse critica e urgente.

In generale, l’inchiesta della Procura di Bergamo ha rivelato molte criticità nella gestione dell’emergenza Covid-19 in Lombardia, tra cui la mancanza di coordinamento tra le varie autorità sanitarie e la mancanza di un piano di emergenza adeguato. Tuttavia, la frase di Gallera rappresenta un momento di grande drammaticità e sintetizza efficacemente la situazione di emergenza che si è vissuta in Lombardia e in altre parti del mondo nel marzo 2020.