Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, candidato con il centrosinistra per la riconferma alle elezioni del 20 e 21 settembre, risulta indagato per falso e truffa. Secondo l’accusa avrebbe favorito i suoi quattro autisti assumendoli in Regione nonostante non avessero le competenze adeguate.
GOVERNATORE INDAGATO
A rivelare l’indiscrezione è stato il quotidiano Repubblica, nell’edizione di lunedì 7 settembre. Un’indagine che risale a qualche mese fa, ma che era rimasta segretissima.
DA AUTISTI A MEMBRI DELLO STAFF
Secondo quanto riportato, De Luca avrebbe promosso i suoi quattro autisti come membri del suo staff, facendoli trasferire da Salerno, pur non avendo i necessari requisiti sul curriculum.
L’ACCUSA
L’accusa contestata al Governatore è quella di averli favoriti soltanto per aumentare la loro retribuzione con un’indennità lorda annua di 4.600 euro.
LE INDAGINI
Le indagini sono partite da un incidente stradale avuto dal governatore in cui uno dei suoi quattro autisti aveva investito una ragazza in scooter. L’uomo, pur autorizzato, stava viaggiando contromano, cosa che provocò l’ira delle opposizioni che lo accusarono di aver percorso un tratto di strada controsenso solo per anticipare il suo ritorno a casa.
L’ATTACCO DELLA CIARAMBINO
«Non è la prima volta che il presidente non rispetta il codice della strada: anche nel febbraio 2015 Le Iene lo avevano beccato a percorrere un divieto d’accesso solo per risparmiare qualche minuto sul percorso verso casa», aveva tuonato allora la grillina Valeria Ciarambino.
GLI SVILUPPI
Oltre che per la violazione del codice della strada, però, la magistratura ha iniziato ad indagare anche su altro. Sul perché quell’autista e i suoi tre colleghi, che lavoravano per Vincenzo De Luca quando era sindaco di Salerno, erano stati trasferiti in Regione. Le indagini hanno portato alla luce la mancanza di competenze da parte dei quattro per i ruoli affidati loro, cosa che ha portato all’accusa di reato e truffa. Un’altra grana da risolvere per il Governatore De Luca.