La carne processata, quindi prodotti come salumi e salsicce, è direttamente legata all’incremento del rischio di sviluppare un cancro al seno. Questo è quanto sostengono gli autori dello studio “Consumption of red and processed meat and breast cancer incidence: a systematic review and meta-analysis of prospective studies”, pubblicato sulla rivista International Journal of Cancer. I ricercatori spiegano di aver messo a confronto 15 diversi studi sull’argomento e, dai dati analizzati, è emerso che il consumo di carne processata (quindi insaccati per esempio) è associato ad un incremento del 9% del rischio di sviluppare un cancro al seno. Diversamente, gli esperti fanno sapere di non aver osservato alcuna associazione significativa tra la carne rossa non processata (la fetta di carne per intenderci) e il rischio di sviluppare un cancro al seno.
Gli altri rischi della carne non lavorata
In Italia, solo nel 2018, sono stimati 52.800 i nuovi casi di tumore al seno, 1.800 in più rispetto al 2017. Se questo studio non ha evidenziato una correlazione diretta tra cancro al seno e carne rossa non lavorata, ricordiamo che questa è stata inserita dall’OMS nel Gruppo 2A, cioè quello degli alimenti probabilmente cancerogeni per l’essere umano. Nello specifico si parla di incremento del rischio per il carcinoma del colon-retto, tumore al pancreas e carcinoma della prostata. Questo forse spiega perché non siano state trovate evidenze in relazione al cancro al seno.
fonte: Fanpage