Milano, 17 novembre 2024 – Fabrizio Corona colpisce ancora, scatenando un vero e proprio terremoto mediatico nel mondo del calcio italiano. Dopo giorni di anticipazioni criptiche sul suo canale Telegram, ieri alle 17 ha sganciato la bomba: “In Serie A ci sono calciatori gay e bisessuali. Ecco i nomi.” Le sue rivelazioni puntano il dito su tre stelle del campionato: Joaquin Correa (Inter), Romelu Lukaku (Napoli) e Alexis Sanchez (Udinese).
Corona aveva anticipato il gossip con un post enigmatico, promettendo di svelare segreti che “tutti sospettano che ci sono dei gay ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dire”. La pubblicazione dei nomi ha immediatamente fatto il giro del web, accendendo il dibattito e attirando sia sostegno che critiche.
Il confine tra scoop e privacy
Il gesto di Corona, seppur in linea con il suo personaggio controverso, solleva questioni importanti. Da un lato, può essere letto come un tentativo di normalizzare l’orientamento sessuale nello sport, un tema ancora tabù in molti ambienti. Dall’altro, si tratta di un’invasione di privacy che rischia di mettere questi calciatori al centro di una gogna mediatica.
La sessualità, come ogni aspetto della vita privata, non dovrebbe essere oggetto di speculazioni o scandali. La vera notizia sarebbe celebrare atleti che vivono liberamente la propria identità, senza bisogno di shock mediatici. Oggi, più che mai, il calcio ha bisogno di inclusività, non di polemiche.
Fonte: Fabrizio Corona
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