Epidemia di morbillo: 48 bambini uccisi dal virus in pochi giorni. Scatta l’allarme in tutto il Paese
Nelle Samoa, un’epidemia di morbillo ha provocato in pochi giorni la morte di 48 bambini con meno di quattro anni. Il 15 novembre, il governo ha decretato l’emergenza sanitaria e l’obbligo della vaccinazione per tutti i 200mila abitanti. Secondo gli ultimi dati, nel piccolo Stato insulare dell’Oceano Pacifico, sono stati segnalati oltre 3.700 casi di morbillo: quasi 200 solo nelle ultime 24 ore.
Dal 20 novembre, d’accordo con i dati ufficiali, più di 58mila i samoani sono stati vaccinati in una lotta contro il tempo per cercare di fermare la diffusione del contagio. Negli ospedali sono centinaia i pazienti affetti da morbillo, tra cui 20 bambini e tre donne in gravidanza ricoverati in condizioni critiche.
L’attuale diffusione di morbillo nelle Samoa è la conseguenza della significativa diminuzione delle vaccinazioni degli ultimi anni. Il morbillo è un’infezione altamente contagiosa causata da un virus che si trasmette facilmente per via aerea attraverso un colpo di tosse o uno starnuto. La contagiosità inizia 2-3 giorni prima dell’eruzione cutanea e si protrae per circa cinque giorni dal suo inizio. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), solo il 31% dei bambini sono i cinque sono stati vaccinati nel 2018.
Di fronte all’emergenza sanitaria, tutte le scuole sono state chiuse e sono proprio i bambini, gli adolescenti e le donne incinta i primi ad essere vaccinati contro il morbillo. Anche gli uffici pubblici rimarranno chiusi due giorni questa settimana al fine di consentire a tutti i dipendenti di assistere alla campagna di vaccinazione imposta in tutto il Paese.
Purtroppo, le vittime dell’infezione sono già 53, di cui appunto 48 piccoli al di sotto di quattro anni. “Continuiamo ad avere un problema molto serio”, ha affermato Leausa Take Naseri, il direttore generale del ministero della salute di Samoa. Tutti i bambini deceduti, infatti, non erano stati vaccinati. (Fanpage)