Eliud Kipchoge è nella storia dello sport: è il primo a correre una maratona in meno di 2 ore

12 Ottobre 2019 - 11:22

Eliud Kipchoge è nella storia dello sport: è il primo a correre una maratona in meno di 2 ore

Eliud Kipchoge è nella storia dello sport: è il primo a correre una maratona in meno di 2 ore

Eliud Kipchoge ha scritto una pagina indelebile di storia, non solo dell’atletica leggera. L’atleta keniano, l’uomo scelto dalla Ineos per abbattere il Muro delle 2 in maratona, ce l’ha fatta: al Prater di Vienna, su un circuito appositamente studiato per l’occasione, ha corso i 42,195 km in 1h 59′ 40″”! Un’impresa strepitosa, resa possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di 36 lepri che lo hanno scortato e assistito assiduamente, che se anche non verrà omolagata dalla Iaaf abbatte un limite considerato sino a pochi anni fa invalicabile e segna così l’ingresso in una nuova era della specialità. Tutto questo grazie al più grande maratoneta di sempre: Eliud Kipchoge!

Una cavalcata perfetta, sempre in linea con l’obiettivo. Anzi, sempre ben al di sotto delle tempo limite delle 2 ore. Un passo elegante e armonico. Forza, tenacia, concentrazione. E semplicità. Straordinaria semplicità nel gesto. Il tutto in una giornata, 12 ottobre 2019, in cui – scusate l’iperbole – l’uomo scopre un’altra volta un Nuovo Mondo: da oggi sappiamo che è possibile correre la distanza della maratona in meno di due ore! Strepitoso, pazzesco.

Ognuno faccia i paragoni che meglio crede. Il miglio di Bannister, il record sui cento metri di Bolt. Addirittura, esulando dal mondo dell’atletica, l’allunaggio di Armstrong. MA comunque la si veda, oggi è storia. Per sempre!

Giornata perfetta, clima perfetto (anche se qualche goccia di pioggia fine fine è caduta), organizzazione perfetta. E perfetti i passaggi in gara: ritmo pressochè costante con frazioni di 5 km in 14′ 14″, più veloce la prima di qualche secondo, in linea le successive. Chilometri sempre sui 2′ 50″ (sopra i 21 km/h) tranne qualche rara eccezione con n paio di sforamenti sopra i 2′ 52″, fino al rush finale quando i pacemakers che lo hanno accompagnato, alternandosi ogni 5 km, hanno lasciato spazio a Kipchoge che ha sprintato come stesse correndo un 1500 in pista e non gli ultimi 200 metri di una fatica immane. E il crono finale, fino al 41esimo km proiettato verso un successo di 9/10 secondi, ulteriormente migliorato: 1h 59′ 40″, semplicemente immenso. Semplicemente, grazie Eliud!

Fonte: sportmediaset.mediaset.it