Elena Santarelli, il tumore di Giacomo e quante possibilità ha di salvarsi
Elena Santarelli sta vivendo un periodo difficile a causa della malattia del suo primogenito Giacomo, 9 anni il prossimo 22 luglio. La showgirl ha scoperto lo scorso 30 novembre che suo figlio ha un tumore cerebrale ed ha voluto raccontare l’inizio del loro incubo. Ha confessato di non aver mai pianto davanti a suo figlio, anche se a volte è stato davvero difficile: “Mai pianto, mai, mai. A volte, mi chiedo: com’è possibile? Ma in certi frangenti, la forza arriva. Io non ho mai trattato mio figlio da malato, gli ho sempre detto che, mentre si fanno le chemio, si studia e questo ha creato una normalità nella mia vita e nella sua”. Ha faticato a trattenere le lacrime durante l’intervista ed è la prima volta che ha parlato apertamente della situazione che sta vivendo con la sua famiglia.
Il 30 novembre del 2017 ha ricevuto una cattiva notizia, nessun genitore vorrebbe riceverla, ha voluto raccontare questo episodio per due motivi, uno per informare la gente, per dare forza a chi sta soffrendo per una persona che ama e chi sta lottando per questa battaglia, “il tumore”, spiega Elena, “non è detto che annienti la vita”. Ha spiegato che suo figlio Giacomo corre, ride e mangia, conduce una vita normale al 60-80 per cento e vorrebbe dare speranza a tutte le mamme che si ritrovano nella sua stessa situazione.
Il secondo motivo per cui si racconta è quello di chiedere aiuto per la ricerca, la Onlus Heal che si occupa proprio del tumore che ha colpito suo figlio Giacomo, la neuroncologia pediatrica del Bambin Gesù a Roma. Raccontando il giorno in cui i dottori hanno informato lei e suo Marito Bernardo della malattia di suo figlio, ha detto: “La cosa peggiore è che non ero presente alla risonanza. Ero stata operata all’anca e avevo stampelle e dolori, è andato solo Bernardo, ma non avevamo sospetti, era un esame fatto per precauzione. Quando mio marito è tornato a casa, gliel’ho letto in faccia. Sono andata in bagno e ho vomitato. Poi, mi sono messa a piangere in silenzio, per non farmi sentire da mio figlio. Giacomo mi ha chiesto di giocare alla Playstation e l’ho fatto. Ho passato la notte su Internet a cercare le parole del referto e a chiamare amici che conoscevano medici”. Da questa terribile situazione, Elena Santarelli ha raccontato di aver dovuto imparare a comportarsi come se niente stesse accadendo:
“La malattia non l’ha cambiato molto, ha solo perso i capelli. Ma sono stanca di chi mi dice “tanto è maschio”. Io ragiono con la sua testa e so che ne soffre. Mi strapperei i miei capelli per darli a lui”. Ora si aspetta che i medici le dicano che Giacomo sta per finire la terapia, ci vorrà ancora tempo, il percorso è ancora lungo ma c’è una speranza che il suo bambino rientri nell’80 per cento delle persone che si salvano da questo brutto male. (FidelityHouse)