Da una parte il loro compito principale, quello di controllare che vengano rispettate le regole sul distanziamento sociale, sembra quasi impossibile da portare a termine.
Dall’altro, gli assistenti civici potrebbero, invece, avere un ruolo fondamentale nell’assistenza sociale da parte dei Comuni, per esempio con attività di sostegno alle fasce più deboli come nel caso della consegna della spesa. Ma per capire cosa faranno realmente bisognerà aspettare.
Non solo il bando della Protezione Civile per reclutare 60mila assistenti civici, che potrebbe arrivare già oggi. Ma anche le indicazioni dei singoli Comuni che decideranno come impiegare questi volontari nella fase due dell’emergenza.
Per il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, gli “assistenti civici sono importantissimi: non sono ronde, ma distributori di buona educazione. Serviranno nei parchi o nei mercati per contare gli ingressi. Li useremo anche per distribuire generi alimentari e farmaci”. Ma andiamo a vedere quali potrebbero essere i loro compiti e come verranno arruolati.
Chi sono e cosa fanno gli assistenti civici
Per il momento saranno 60mila gli assistenti civici, sulla base delle esigenze indicate dai Comuni. Il loro numero, comunque, potrebbe crescere.
Avranno il compito di dare una mano ai Comuni, cercando di far rispettare le regole per il distanziamento sociale nei parchi, nelle spiagge, nelle piazze e nei locali.
Inoltre dovranno sostenere la parte più fragile della popolazione. I volontari saranno riconoscibili grazie a una casacca con su scritto “assistente civico” e con il logo della Protezione Civile, dell’Anci e del Comune.
Non avranno potere di comminare multe, ma potranno solo ricordare quali sono le regole da rispettare. Come l’uso delle mascherine, il rispetto della distanza di sicurezza e il divieto di assembramenti. Il loro compito sarà quello di invitare i cittadini a rispettare queste regole. Fonte: Fanpage.