È morta Marella Agnelli, vedova di Gianni. Aveva 92 anni
È morta a Torino Marella Agnelli, la vedova di Gianni Agnelli, l’Avvocato. Aveva 92 anni. Malata da tempo, negli ultimi giorni le sue condizioni di salute si erano aggravate. I funerali si svolgeranno in forma privata a Villar Perosa.
Marella Caracciolo era nata a Firenze il 4 maggio 1927. Figlia di Filippo Caracciolo Principe di Castagneto e di Margharet Clarke. Dopo aver seguito gli studi superiori e conseguito il diploma in Svizzera, Marella Agnelli ha frequentato “l’Académie des Beaux-Arts” e quindi “l’Académie Julian” di Parigi. Ha iniziato in seguito la sua attività di fotografa a New York quale assistente di Erwin Blumenfeld. Rientrata in Italia, ha collaborato come redattrice e fotografa per la Condé Nast. L’anno seguente, nel 1953, a Strasburgo ha sposato Giovanni Agnelli da cui avrà due figli : Edoardo e Margherita.
Nel 1973, su richiesta della fabbrica di tessuti in Svizzera Abraham Zumsteg, ha realizzato una serie di disegni per tessuti d’arredamento. Ad essa sono seguite le collezioni in Italia per la Ditta Ratti di Como, in Francia per gli Stabilimenti Steiner, negli Stati Uniti per la Martex e numerose collezioni per la Marshall Field’s.
Nel 1977 ha ottenuto negli Stati Uniti l’Oscar del disegno con il premio “Product Design Award of the Resources Council Inc.”. Ha comunque sempre continuato a fotografare, collaborando con la Condé Nast ed altre riviste. Presidente Onorario della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. E’ stata membro dell’International Board of Trustees del Salk Institute di San Diego (California) e dell’International Council of the Museum of Modern Art di New York.
E’ stata inoltre vicepresidente del Consiglio di Palazzo Grassi a Venezia, nonché presidente de “I 200 del FAI” di Milano e dell’Associazione degli Amici Torinesi dell’Arte Contemporanea di Torino. E’ stata vicepresidente della Commissione Nazionale dei Collegi del Mondo Unito. Nell’ottobre 2000 è stata insignita del titolo di “Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”.
Fonte: Repubblica.it