Dopo le difficoltà iniziali la città di Napoli reagisce al CoronaVirus

3 Aprile 2020 - 17:21

Dopo le difficoltà iniziali la città di Napoli reagisce al CoronaVirus

Dopo le difficoltà iniziali la città di Napoli reagisce al CoronaVirus

Nell’ambito delle iniziative volte a combattere e contenere l’espansione del covid-19 l’Asl Napoli 1, insieme alla Protezione civile regionale, organizza un presidio di medici alla stazione centrale di piazza Garibaldi. La manovra cerca di monitorare, per quanto possibile, il silenzioso ed invisibile protagonista degli ultimi mesi, controllando la temperatura di tutti coloro che continuano a spostarsi per il Paese arrivando ed uscendo dalla città di Napoli.
Al fine, pertanto, di garantire una sorveglianza articolata e severa un gruppo di medici, su base volontaria, di tutte le età, hanno scelto, già da dieci giorni, di offrire il loro servizio in aiuto all’emergenza coronavirus. Grazie a questo procedimento, difatti, sono stati riportati importanti risultati. Sono diversi i passeggeri segnalati con temperature superiori alla media ed imposti al regime di quarantena. Non è certo che l’aumento della temperatura sia per forza un sintomo da ricondurre al potente virus, ma, sicuramente, spesso ne rappresenta la manifestazione iniziale. Ponendo il paziente in uno stato di isolamento casalingo certamente si agisce limitando la diffusione del morbo. In questi giorni almeno cinquanta persone sono state bloccate all’ingresso della città e rimandate a casa. I cittadini si prestano, quasi sempre, con disponibilità al controllo della temperatura corporea, sopportando i naturali allungamenti dei tempi per uscire dalla stazione. Tra i medici e gli agenti della Polfer, diretta dalla dottoressa Olimpia Abbate, seguita sul campo dalla vice dirigente dott.ssa Maria Michela Baccelliere, si è stabilita una collaborazione e disponibilità che sta portando buoni risultati. A tutto quanto coadiuva la protezione civile, sotto la direzione della dott.ssa Claudia Campobasso, che ha fornito un camper indispensabile per le operazioni di vestizione e funzioni di ufficio per i medici.
La prima settimana il camper è stato fornito dall’Asl Napoli 1, poi spostato alla effettuazione dei tamponi per le strade della città.

Giovanna Sannino