Distanziamento su bus e metropolitane, ecco la decisione del Governo. A breve riapriranno le scuole e, poiché è stata confermata dal Comitato tecnico-scientifico la regola della distanza di un metro dei passeggeri su bus, metro e tram, si presenterà il problema del sovraffollamento dei mezzi pubblici.
Le Regioni protestano, chiedendo una deroga per poter assicurare i servizi di trasporto agli studenti.
A settembre il problema dei trasporti si presenterà in diverse città, vista la riapertura di scuole e uffici dopo le ferie. I mezzi non sono sufficienti per garantire il trasporto di tutti questi cittadini mantenendo il metro di distanza.
L’incremento dei passeggeri dipende soprattutto dalla scuola, la cui riapertura farà muovere dieci milioni di persone in più. Non basta il ricorso al trasporto privato, una soluzione non sufficiente secondo le Regioni. Le alternative non sembrano praticabili nell’immediato.
Ad esempio, i separatori tra i posti non saranno disponibili in tempi brevi e riguarderanno soltanto i treni e i bus extra-urbani, non metro e bus locali. Inoltre, non bastano gli orari di ingresso a scuola differenziati.
Le Regioni chiedono una soluzione nazionale al governo. La Toscana ha inviato una lettera ai ministri dell’Istruzione, della Salute, dei Trasporti e al presidente del Consiglio, sostenendo di non poter dare risposte agli studenti toscani e chiedendo di poter far viaggiare i passeggeri senza distanziamento, ma soltanto indossando la mascherina.
Molto dura è stata la reazione del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti:
“Dopo le mascherine obbligatorie per i bambini a scuola e i divisori di plexiglas tra i banchi, a meno di un mese dall’inizio delle lezioni dal Governo arriva l’ennesima regola inapplicabile: il metro di distanza sui bus e i distanziatori. Una follia che dimostra la totale inadeguatezza dei ministeri delle Infrastrutture e dell’Istruzione e la siderale distanza del Comitato tecnico dalla vita reale degli italiani“, ha detto Toti.
Fonte: Notizie.it