DIAGNOSI SBAGLIATA, LE AMPUTANO BRACCIA E GAMBE: “Non ho i soldi per le protesi”
Un’errata diagnosi di tumore, l’asportazione inutile di alcuni organi e poi la setticemia e l’inevitabile amputazione di tutti e quattro gli arti. E’ il calvario che ha vissuto Anna Leonori, di 46 anni, che nel 2014 è entrata nell’ospedale di Terni per un’operazione chirurgica, ma si è risvegliata dopo 80 giorni di coma senza più arti. Il punto di svolta arriva dopo l’incontro con Bebe Vio che le ha ridato la forza di andare avanti. La 46enne ritrova il sorriso anche per i suoi due figli. Le vengono impiantate le protesi, torna in piedi, ma le nuove braccia le impediscono di fare qualsiasi movimento e le protesi di ultima generazione costano troppo: 90mila euro. Ora la donna lancia una raccolta fondi insieme a un accorato appello su Facebook: “Aiutatemi ad acquistare le nuove protesi”.
“Il desiderio di raccontarvi la mia storia nasce sopratutto perché vorrei aiutare e trasmettere speranza a chi, come me, ha avuto esperienze simili. Coraggio e speranza che a me ha dato la grande Bebe Vio”, racconta Anna Leonori via Facebook. “Dopo tante difficoltà riesco a camminare con le protesi, avrei bisogno però di protesi superiori di ultima generazione che l’Asl non fornisce – spiega -.Il preventivo è talmente alto… non credo riuscirò mai ad avere quella somma (90mila euro)”.
“Ora non riesco a soffiarmi il naso, a tenere un cucchiaio ad appoggiarmi mentre scendo le scale, con il mio braccio amputato invece mi trucco uso il telefono mi asciugo le lacrime. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno voluto dare un contributo e anche chi lo vorrà fare in futuro, certo l’obiettivo è ambizioso ma non voglio perdere la speranza di poter prima o poi conquistare un minimo di autonomia”. Per ora però la somma raccolta è ancora molto lontana dai 90mila euro.
Fonte: tgcom24.mediaset.it