Stabilizzazione dei precari della Sanità: battaglia storica sella senatrice campana del Movimento 5 Stelle, Mariolina Castellone. Improvvisamente, in fase di bollinatura, dal testo del decreto è scomparsa la parte che trattava proprio questo punto. La Castellone, però, ha promesso che continuerà la sua battaglia e che alla fine «I precari della Sanità non temano, saranno stabilizzati». Questa la promessa della senatrice campana.
Una battaglia da portare a termine
«In questi due anni ho sperimentato sulla mia pelle come non è scontato che una battaglia giusta sia condivisa da tutti perché per molti conta più intestarsi un merito che fare, nel tempo più rapido, ciò che serve al Paese ed ai cittadini».
«Ho sperimentato più volte l’esperienza di veder sparire, dai testi dei decreti, provvedimenti condivisi che poi riappaiono in altri luoghi ed altri momenti».
«E’ accaduto anche adesso, durante la bollinatura, all’articolo che riguarda la stabilizzazione dei precari in sanità, improvvisamente sparito dal testo del decreto rilancio, nel passaggio tra gli uffici della ragioneria di stato».
«Stamattina quindi – a giusta ragione e visto che avevo annunciato la norma come una vittoria del Movimento 5 stelle e mia personale (cosa che non cambierà, visto che tutti i precari conoscono bene il duro lavoro svolto da me e dal mio gruppo in questa direzione) – in tantissimi mi avete scritto preoccupati».
La promessa ai precari della Sanità
«Si tratta solo l’ennesima manina che spinge in una certa direzione, che ha operato per motivi che sto approfondendo e che al momento sono sconosciuti anche ai nostri membri di governo. Io temo addirittura possa trattarsi del tentativo maldestro di qualcuno di provare ad intestarsi una nostra battaglia storica, facendo magari riapparire il provvedimento, sotto forma di emendamento, nel passaggio del testo alla Camera, visto che ritengo improbabile che un ufficio abbia deciso di interferire su una decisione politica».
«Evidentemente la legittima intestazione del risultato ha dato fastidio a chi provava già a farlo suo e, siccome la politica pare essere più opera di scaltrezza che di reali contenuti, qualcuno potrebbe aver studiato a tavolino come prendersi questo merito».
«Io però continuo a credere che la verità sia alla fine più forte di qualsiasi strana manovrina».
«L’estensione dei termini per la stabilizzazione dei precari al 31/12/2020 non solo era una battaglia annunciata fin dalla legge di bilancio, dove già una gran parte di precari erano stati stabilizzati grazie ad un emendamento, a mia prima firma, del M5S, ma è continuata, con un altro emendamento volto all’estensione dei termini per la stabilizzazione, già presentato al “Cura Italia”, emendamento che qualcuno aveva cercato poi di copiare e di introdurre nel decreto Liquidità».
«Adesso si persevera, in questo gioco del copia e incolla, che svilisce il lavoro altrui e che non rappresenta di certo una medaglia d’onore per chi lo mette in opera».
«Dal primo giorno di questo nuovo governo ho sentito a più riprese, da vari esponenti, la frase “il bene dei cittadini viene prima e dobbiamo unirci tutti in un lavoro di squadra che non guardi alle bandierine”.
Sono belle parole, che evidentemente non tutti interpretiamo allo stesso modo».
«Era già successo quando si è provato a far passare la nostra legge contro le aggressioni sanitarie come provvedimento di altri (una legge che tra l’altro pareva urgentissima a tutti, ma il cui iter non è ancora concluso). E succede a più riprese, che nostri emendamenti vengano scopiazzati e poi ripresentati, con una diversa etichetta».
«L’unica cosa che per me conta è che, tra giochini maldestri ed etichette rimescolate, alla fine tanti lavoratori, che hanno permesso al nostro Sistema Sanitario Nazionale di reggere all’emergenza nonostante la carenza di personale, saranno stabilizzati e tante famiglie ritroveranno la loro serenità e la fiducia nelle istituzioni: di questo il mio cuore, dopo aver tanto lottato, gioisce».
«Ma la verità è sacra e non posso fare a meno di scriverla. La verità viene prima di ogni cosa e rappresenta l’unico strumento che possiamo fornire alle persone per renderle libere di scegliere».
«Bene, sappiate che la norma era e resta una vittoria del M5S. E sarà inserita certamente nel decreto rilancio come concordato in Consiglio dei Ministri in data 13 Maggio 2020».