Decreto Green pass, cosa cambia dal 15 ottobre

23 Settembre 2021 - 8:13

Decreto Green pass, cosa cambia dal 15 ottobre

Dal 15 ottobre, e fino al 31 dicembre, obbligo di esibizione del certificato verde nei luoghi di lavoro, pubblici e privati. Sanzioni, multe e sospensione per chi è sprovvisto del certificato verde, ma niente licenziamento.

Il decreto, come ha detto il premier Mario Draghi, è necessario per continuare ad aprire il paese. Il lavoratore che non è in possesso del certificato o è privo del green pass “al momento dell’accesso al luogo di lavoro,

è considerato assente ingiustificato e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque non oltre il 31 dicembre 2021, e,

in ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”. I lavoratori privati privi del green pass “al momento dell’accesso al luogo di lavoro,

sono sospesi dalla prestazione lavorativa, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, e, in ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato” Cambia la durata del green pass, esteso fino a 12 mesi per i vaccinati e i guariti dal covid.

Il green pass sarà valido dal giorno stesso della vaccinazione e non più dopo i 15 giorni dalla somministrazione del vaccino. Il green pass è richiesto a magistrati ordinari e onorari, amministrativi,

contabili e militari, e ai componenti delle commissioni tributarie. Esente chi accede ai palazzi di giustizia, ma estranei alle amministrazioni come avvocati, consulenti, periti, testimoni e parti dei processi.

I datori di lavoro sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni e entro metà ottobre dovranno definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione.

Prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della

contestazione delle violazioni degli obblighi”. “L’accesso del personale nei luoghi di lavoro” senza green pass è punito con una “sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500”.

Multe non solo per i dipendenti che vengono beccati sul posto di lavoro sprovvisti di green pass, ma anche per i datori di lavoro che non controllano. Il dl prevede infatti siano a loro a controllare, con multe

-per chi non lo fa- che vanno da 400 a mille euro. Via libera ai prezzi calmierati per i tamponi in farmacia fino al 31 dicembre 2021: il costo scende a 15 euro per i maggiorenni, 8 euro per i minorenni. Previsto il tampone gratuito per i soggetti “fragili” ed esentati dalla vaccinazione.