Daniele, volato in cielo a 16 anni: i suoi organi donati a 60 pazienti.
È venuto a mancare all’età di soli 16 anni, travolto da un’auto mentre si trovava sull’Aurelia all’altezza di Ladispoli, vicino Roma. Ma adesso Daniele Nica continuerà a “vivere” in almeno 60 pazienti oncologici, che hanno ricevuto i suoi organi. È una storia di amore, morte e vita quella del giovane Daniele. Il ragazzo frequentava l’istituto alberghiero, era amante del calcio e tesserato per il Ladispoli.
Ma, nella sua breve vita non mancava mai lo spazio per la generosità, infatti, i genitori del sedicenne hanno ricordato che il ragazzo era solito travestirsi da supereroe per far sorridere i bimbi. Nella straziante tragedia che li ha colpiti hanno così preso una decisione: una donazione muscolo-scheletrica degli organi e dei tessuti del loro Daniele. Un gesto bellissimo: “Grazie al piccolo eroe Daniele” Una nota degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma spiega cosa significa: “I suoi muscoli, tendini, cartilagini e frammenti ossei potranno essere utili al miglioramento della qualità di vita di almeno 60 pazienti oncologici”.
Daniele NicaAll’indomani della tragedia costata la vita al sedicenne, l’équipe della Banca del tessuto muscolo scheletrico (Btms) degli Ifo ha eseguito i prelievi. I materiali depositati nella Banca saranno adesso a disposizione di chi ha subito danni o demolizioni di tipo muscolo scheletrico, per ricostruzioni che garantiranno loro una migliore qualità di vita.
Il caso di Daniele è particolare: la Banca del tessuto muscolo scheletrico dal 2011 ha eseguito infatti circa 80 espianti da cadaveri e mille da donatori viventi, ma sempre da maggiorenni. Daniele è stato il primo caso di espianto da minorenne. Anche questo, forse, un segno della particolarità del ragazzo, che i medici e l’équipe degli Ifo paragonano a un “piccolo eroe”. (IlFattoinedito)