“Crimine orribile”: due giornalisti di 20 anni barbaramente uccisi
Due giornalisti sono stati uccisi ieri notte nell’agguato di un gruppo armato ad una stazione radiofonica nella provincia di Takhar, in Afghanistan. A renderlo noto i media locali. Il commando, dopo aver fatto irruzione negli studi aprendo il fuoco sui redattori e tecnici, è riuscito a scappare. Il mese scorso i talebani avevano assassinato un altro giornalista.
Radio Hamsada, l’emittente colpita, ha la sua sede nella città di Taliqan. Le vittime avrebbero entrambe vent’anni. Il mese scorso i talebani avevano sequestrato e ucciso un giornalista freelance, Javid Noori, sostenendo che lavorava per conto del governo. I giornalisti afgani sono spesso bersaglio dei talebani: 15 omicidi solo nel 2018. Secondo Reporters Without Borders, l’Afghanistan è tra i tre paesi più pericolosi al mondo per la stampa, insieme a Siria e Messico.
L’omicidio dei due giornalisti radiofonici è definito da Amnesty International un “crimine orribile”. Sollecitate le autorità afghane per garantire sempre la massima protezione dei cronisti, che devono poter lavorare in condizioni di assoluta sicurezza. La commissione per la tutela dei giornalisti afghani ha chiesto che la polizia metta in campo tutte le forze disponibili per catturare al più presto i responsabili. Al momento le ricerche dei colpevoli non hanno prodotto risultati.