Coronavirus, Zaia: «Se è ripartito è anche colpa del Governo»
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in un’intervista a La Stampa fa il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus. Di sicuro non si può parlare di una seconda ondata in atto, fortunatamente i numeri sono ancora contenuti. In tutti i casi, Zaia ha fatto intendere chiaramente che se il Coronavirus è tornato a circolare con questa forza è anche colpa delle scelte del Governo.
«Il Coronavirus è ripartito»
Zaia ha cercato di capire come mai il virus stia tornando. Per il governatore la colpa è anche delle misure non proprio severe adottate dal Governo. C’è chi scappa dalla quarantena o rifiuta il ricovero per il governatore non paga più o non abbastanza.
«Dopo l’ultimo decreto chi scappa dalla quarantena non commette più un reato. Visto che non siamo tutti disciplinati come giapponesi e che aleggia sul Covid una certa aria complottista e negazionista, chiedo che il governo si dia una mossa».
«Delle due, l’una: o l’isolamento fiduciario è una passeggiata o siamo seri e allora bisogna fare delle scelte forti». Come riporta anche Notizie.it per Zaia le scelte forti sono la galera o il TSO per chi non rifiuta le cure, evocate anche dal ministro Speranza.
«Un decreto si può fare alla velocità della luce. Visto però che stiamo ancora aspettando quello che fissa la data delle elezioni regionali, direi che la luce del Governo viaggia molto lentamente».
«La colpa è del Governo»
In Veneto ci sarà una nuova ordinanza, che non limita la libertà dei cittadini ma solo per chi è in isolamento fiduciario. «L’ordinanza sarà la più severa possibile. Ma la Regione in materia ha poteri limitati».
Il piano di Zaia prevede un potenziamento delle terapie intensive e tamponi a tappeto, oltre al «Potenziamento delle 14 microbiologie del Veneto. Acquisto di un milione e mezzo di dosi di vaccino quando sarà pronto. Per comprare l’ombrello non aspetto che piova».
Fonte: Notizie.it
