Coronavirus, vergogna in Italia: sciacalli si rivendono i buoni spesa. “Vi mando in galera”

2 Aprile 2020 - 16:45

Coronavirus, vergogna in Italia: sciacalli si rivendono i buoni spesa. “Vi mando in galera”

Coronavirus, vergogna in Italia: sciacalli si rivendono i buoni spesa. “Vi mando in galera”

“Mi segnalano dei furbetti pronti ad approfittare della situazione, rivendendosi i buoni spesa. Ve lo dico subito: vi mando in galera”.

A denunciare una possibile truffa nella sua città è il sindaco di Gravina in Puglia (Bari), Alesio Valente, che in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook ha parlato dell’emergenza coronavirus e, tra le altre cose, ha fatto riferimento anche alle misure di sostegno alle famiglie in questo periodo in difficoltà. Valente spiega nel video di aver “saputo di qualcuno che si rivende i buoni”.

E spiega anche come sarebbe avvenuta questa truffa: “Per esempio – afferma il primo cittadino di Gravina in Puglia – se il buono ha il valore spesa di 100 euro, se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli. È vergognoso, vi denuncio tutti e vi mando in galera”.

“Parliamo di soldi pubblici che devono essere ben utilizzati, quindi da adesso le cose cambieranno”, ha aggiunto ancora il sindaco.

Modificata la modalità di erogazione dei buoni-spesa – A seguito di queste segnalazioni, il Comune in Puglia, che aveva avviato la distribuzione dei buoni da oltre dieci giorni ancor prima dunque del provvedimento del Governo, ne ha modificato la modalità di erogazione.

Sul buono viene riportato nome e cognome del beneficiario che, al momento della spesa, dovrà consegnarlo con allegato un documento di identità perché non sia cedibile.

Valente ha inoltre lanciato un appello ai suoi concittadini di essere, almeno in questo momento di difficoltà, delle persone “serie e mature” e di lasciare questi aiuti a chi davvero ne ha bisogno. “Non approfittate di un aiuto”, ha ribadito il sindaco nel video, “c’è chi non ha nemmeno il coraggio di chiederlo”.
Fonte: Fanpage.it