Coronavirus, uccide la compagna infermiera con un colpo di pistola alla testa e si suicida
Uccisa dal suo partner con una pallottola calibro 22 alla testa. Estella Fiorentín, 40 anni, è la tredicesima vittima da quando il governo nazionale ha decretato la quarantena obbligatoria in Argentina.
Il femminicida, José Alberto Urtizbiría (60 anni), si è suicidato con la stessa carabina di calibro 22 con cui ha fatto fuoco contro la compagna, nel capanno all’esterno della casa ad Ayacucho (Buneos Aires).
Il delitto è avvenuto nelle prime ore di sabato in una zona lontana da Buenos Aires, in Calle Los Horneros, a pochi metri dalla Strada Provinciale 50.
A fare la macabra scoperta, tragicamente, è stata la figlia diciottenne della vittima, quando si è alzata alle sette del mattino.
La ragazza ha raccontato alla polizia di essere andata a dormire con le cuffie, la sera prima, per non sentire l’ennesimo litigio della coppia. La polizia ha trovato il corpo di Estella nel suo letto, con un cuscino sul volto.
A ucciderla è stato un colpo mortale alla testa. Sull’omicidio suicidio indaga la polizia coordinata dal procuratore Diego Torres. Dopo i fatti scioccante, la popolazione locale ha lanciato un allarme per l’ennesimo femminicidio, incontrando il sostegno da parte delle istituzioni della comunità.
Secondo i dati della ONG La Casa del Encuentro, quello dell’infermiera è il tredicesimo femminicidio da quando il governo ha decretato la quarantena obbligatoria. L’Osservatorio sulla violenza di genere “Ahora Que Sí Nos Ven” ha contato 90 donne assassinate dall’inizio del 2020.
Solo pochi giorni fa a Tigre (Buenos Aires) è stato ritrovato il corpo senza vita di María Florencia Santa Cruz, 30 anni, figlia di un ex agente di polizia in pensione. La giovane è stata aggredita in strada, stuprata e impiccata al filo spinato di una recinzione. Poche ore dopo il femminicida, Santiago Ezequiel Hernández (32 anni), è stato rintracciato e arrestato.
Fonte: Fanpage.it