I nuovi focolai di coronavirus esplosi in Italia negli ultimi giorni stanno compromettendo la stabilità dell’indice Rt in alcune regioni particolarmente esposte, come confermato anche dall’Istituto Superiore di Sanità secondo il quale i nuovi cluster sono la dimostrazione che l’epidemia non è ancora conclusa.
Nel suo report settimanale l’Iss ha tuttavia affermato come l’indice di contagio Rt sia al momento stabilmente inferiore a 1 a livello nazionale, malgrado abbia superato il suddetto valore in tre diverse regioni: Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna.
Coronavius, risale il contagio in tre regioni
Nel commentare il report settimanale dell’Iss, il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza ha
affermato: “La situazione a livello del Paese continua ad essere buona e l’Rt sotto 1 su scala nazionale. Naturalmente persistono delle
differenze nell’incidenza da regione a regione. Sono presenti dei focolai anche di una certa rilevanza che indicano che il virus
in determinati contesti è in grado di circolare anche rapidamente”.
Le tre regioni con al momento un indice Rt superiore a 1 sono la Lombardia, l’Emilia-Romagna, entrambe con un Rt di 1,01, e il Lazio
che invece presenta un Rt di 1,26. Tutte le altre regioni si fermano invece sotto l’1, con la Toscana che lo sfiora a 0,96 e l’Umbria
che invece raggiunge il primato opposto con un indice Rt pari a 0.
Nel concludere il suo intervento, Rezza ha poi affermato: “Questi dati ci inducono a mantenere comportamenti adeguati e soprattutto a
identificare e contenere prontamente i focolai che dovessero insorgere come attualmente si sta facendo”.
I focolai nel Lazio
Per il Lazio a pesare sul dato dell’Indice Rt è sicuramente il grande focolaio esploso giorni fa all’Istituto San Raffaele Pisana, al quale si sono poi aggiunti i due più contenuti emersi presso uno stabile e un istituto religioso siti rispettivamente nei quartieri romani della Garbatella e di Monteverde.
Intervenendo in merito ai suddetti focolai, l’assessore regionale alla Salute Alessio D’Amato ha tuttavia dichiarato che: “Gli ultimi due focolai, San Raffaele e istituto religioso Teresianum, ormai si sono esauriti e i positivi sono stati individuati. L’Rt è solo un dato statistico, servono due settimane perché torni sotto lo zero. Vorrei aggiungere che abbiamo avuto dei nuovi casi nelle province, questo dimostra che il virus è ancora in circolazione e bisogna continuare a essere molto prudenti nei comportamenti. Ciò che notiamo è che i nuovi positivi sono giovani“.
Fonte: Notizie.it