Coronavirus, possibile seconda ondata in Germania: l’indice di contagio fa paura
Come era già successo all’impennata di aprile, ora in Germania risalgono i contagi di coronavirus. Lo ha reso noto il Robert Koch Institute, che ha annunciato come il fattore di riproduzione del virus, noto come R con zero, sia salito a 1,11 rispetto all’1,05 del giorno prima.
I dati del Robert Koch Institute, sovrapposti all’aumento dei positivi censiti dalla John Hopkins, inducono a una prudenza nel Paese.
Secondo i dati della John Hopkins University, i contagi in Germania sono saliti di 359 nelle ultime 24 ore per un totale di 186.109.
Domenica 7 giugno erano 300. Eppure, quello che preoccupa riguarda l’indice R con zero, cioè il fattore di riproduzione del virus. In data 8 giugno è salito di 0,6 punti. Un dato significativo, se si considera che, il giorno precedente, era invece in calo.
In Germania il timore di una seconda ondata è tangibile. Il 5 giugno scorso, il quotidiano tedesco Zeit aveva reso noto un piccolo cluster di Covid-19 nella Bassa Sassonia, a Gottinga.
Il governo aveva effettuato tamponi di massa nei confronti di almeno 600 abitanti di una residenza, scoprendo 120 persone positive. Nei primi di giugno, la risposta di Berlino è stata incisiva.
Sono stati chiusi gli asili ed emessi divieti di allenamento per le associazioni sportive di tutta Gottinga. Anche il sindaco locale, Rolf-Georg Koehler, non ha escluso la possibilità di ulteriori restrizioni se nei prossimi giorni il contagi fosse ingestibile.
Stando alle prime informazioni trapelate sui quotidiani locali, il cluster sarebbe scaturito da una festa approntata per celebrare la fine del Ramadan musulmano. Berlino continua a monitorare i dati, per evitare allarmismi o imprudenze.
Fonte: Notizie.it