Coronavirus, paura nelle fabbriche: gli operai scioperano.
Alta tensione in fabbrica. Gli operai non sono per nulla felici di rappresentare l’eccezione in un mondo produttivo che si ferma per Coronavirus salvo i servizi essenziali al pubblico.
Che impianti e cantieri siano tutti indistintamente equiparati a insostituibile presìdi del Paese – come avviene per i manutentori delle reti infrastrutturali, gli addetti alla trasformazione agroalimentare o i produttori di materiale sanitario – appare un insidioso supplemento di rischio.
«Sono lavoratori di serie B», soffia sul fuoco Matteo Salvini (Lega), ora teorico del «chiudere tutto».
La soluzione caldeggiata da molti è sospendere le lavorazioni non essenziali fino al 22 marzo.
«Il clima è teso, esasperato», ammettono i sindacati dei metalmeccanici.
Al punto che stamattina il premier Giuseppe Conte affronterà il nodo sicurezza proprio con i rappresentanti sindacali e confindustriali. (Il giornale).